FOLLONICA – Un regolamento che disciplina le forme di collaborazione tra i cittadini e l’Amministrazione Comunale per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani di Follonica: la novità è stata approvata ieri mattina in sede di Consiglio Comunale.
Il Regolamento dei Beni Comuni si compone di 22 articoli con i quali viene disciplinata questa nuova forma di collaborazione che può essere avviata sia su iniziativa privata che su sollecitazione dell’Amministrazione stessa, dando di fatto attuazione agli articoli costituzionali in materia di sussidiarietà.
Per beni comuni, urbani e rurali, s’intendono i beni materiali ed immateriali che i cittadini e l’Amministrazione, anche attraverso procedure partecipative e deliberative, riconoscono come funzionali al benessere individuale e collettivo e la cui responsabilità, per la cura o la rigenerazione, sarà condivisa. Il patto di collaborazione è lo strumento con cui Comune di Follonica e cittadini possono concordare tutto ciò che è necessario ai fini degli interventi di cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni. Ognuno, se vorrà, potrà quindi intervenire con collaborazioni più o meno strette: dalla cura occasione passando per la cura costante e continuativa, fino ad arrivare alla rigenerazione del bene. La pubblica amministrazione e i cittadini attraverso i Patti si riconoscono come alleati per perseguire una finalità condivisa.
La creatività, le arti, la formazione e la sperimentazione artistica sono alcuni degli strumenti fondamentali per la riqualificazione delle aree urbane o dei singoli beni. Proprio per questo motivo il Comune ha intenzione di riservare alcuni spazi cittadini all’interno dell’ex Ilva per lo svolgimento di attività di promozione della creatività urbana e in particolare di quella giovanile.
“Come assessora allo Sviluppo delle Politiche Culturali e Educative e giovanili– afferma Barbara Catalani – ho riscontrato spesso la volontà di attivare un dialogo con le diverse comunità di riferimento della nostra città: associazioni sportive, culturali, di volontariato, mondo della scuola e della formazione. È un passo importante che vuole sancire attraverso patti concreti il processo collaborativo di co-progettazione e co- responsabilità verso tutto ciò che interessa la crescita e lo sviluppo della comunità.
Un numero crescente di comuni toscani, e la Regione Toscana stessa, si stanno già impegnando sulle tematiche di collaborazione in modi diversi e con pratiche innovative, coinvolgendo attori economici e sociali e i cittadini delle nostre comunità. Credo quindi che sia arrivato il momento di approvare il Regolamento dei Beni Comuni anche per la nostra città”.