“Il passaggio in zona gialla è un segno della luce in fondo al tunnel. Una notizia positiva, che darà una boccata di ossigeno a molti settori della nostra economia, duramente provati dalle chiusure e misure anti Covid – commenta il presidente Giani -. Una notizia che coincide con l’uscita del nuovo decreto legge sulle riaperture e che offre così la possibilità di applicarlo subito. La zona gialla – prosegue il presidente – è una conquista, costata molti sacrifici e impegno da parte di tutti, a partire dai nostri ragazzi con le scuole chiuse o non a regime. Non dobbiamo sprecare questa opportunità di graduale e prudente ripartenza. Non è un libera tutti. Non dobbiamo abbassare la guardia – aggiunge, invitando alla cautela -. Confido nel senso di responsabilità, di cui i toscani hanno dato sempre prova. Dobbiamo continuare a fare attenzione, a rispettare le regole essenziali di contrasto alla diffusione del virus e continuare a vaccinarsi e a vaccinare. Su questo fronte – conclude – continueremo a dare il massimo, seguendo le indicazioni nazionali e augurandoci che arrivino i vaccini nelle quantità necessarie, richieste più volte. Abbiamo già somministrato oltre 1milione e 100mila dosi. Ci sono, quindi, tutte le condizioni, perché la Toscana possa di nuovo ritornare a vivere, ad aprirsi agli altri e a ritrovare la sua dimensione sociale di comunità attiva e dinamica. Non sprechiamo questa occasione”.
GROSSETO – La Toscana torna in zona gialla dopo più di due mesi. Era dalla metà di febbraio infatti che la nostra Regione non si trovava in zona gialla: da allora infatti c’era stata un’alternanza tra zona rossa e zona arancione. La conferma ufficiale è arrivata dopo il confronto tra il ministro della Salute Roberto Speranza e la cabina di regia. Il ministro firmerà l’ordinanza che riporta in giallo insieme alla Toscana anche molte altre Regioni.
La conferma arriva anche dal presidente della Regione Eugenio Giani che sul suo profilo Facebook ufficiale ha annunciato la zona gialla a partire da lunedì 26 aprile in Toscana. Visto l’andamento discendente complessivo della curva epidemiologica, che fa registrare in Toscana 176 casi positivi su 100mila abitanti e un Rt sceso a 0,88, e considerata la tenuta generale del sistema sanitario a livello ospedaliero e territoriale nelle tre aree vaste (centro, nord ovest e sud est), il presidente Eugenio Giani conferma la sua intenzione a non ratificare eventuali zone rosse o arancioni locali.
Ritornare in zona gialla significa poter beneficare di tutte le riaperture previste dall’ultimo decreto (qui trovate il testo integrale) varato dal Governo guidato da Mario Draghi: stiamo parlando di bar e ristoranti (solo all’aperto), ma anche della possibilità di praticare sport di contatto, di spostarsi liberamente tra le Regioni gialle solo per fare alcuni esempi. Passi in avanti rispetto alle restrizioni che fino ad oggi eravamo abituati a considerare nella vita di tutti i giorni.
La situazione in Italia: cosa accade nelle altre Regioni – Tornano in giallo molte Regioni: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto. In zona arancione resteranno Basilicata, la Calabria, la Sicilia, la Valle d’Aosta. In rosso la Sardegna che fino a qualche settimana era stato l’unica Regione italiana ad essere bianca.
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