CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – “Ci troviamo ad intervenire sulla questione dell’area Peep a Castiglione della Pescaia. Nel comunicato si legge che saranno spesi 900mila euro per i lavori di urbanizzazione del Poggetto. Ci chiediamo se nei 900 mila euro ci sono anche i soldi versati dai soci della Cooperativa la Serenissima”. Se lo chiede Aldo Iavarone, del Movimento civico per Castiglione.
“Già alcune settimane fa – ricorda Iavarone – il capogruppo di opposizione, durante la seduta del Consiglio Comunale, aveva chiesto all’assessore di riferimento Mazzarello, di fare chiarezza in merito allo stato di “scioglimento e liquidazione” della Cooperativa Serenissima, che ha travolto otto famiglie castiglionesi. Ha posto all’assessore presente in consiglio comunale alcune domande che ad oggi ancora non hanno trovato risposte. Pertanto chiediamo all’assessore di far chiarezza. Ci dica chi doveva verificare l’affidabilità della Cooperativa concessionaria del lotto e assegnataria del bando 2015? Com’è possibile che i bilanci della Cooperativa alla data del 31 dicembre 2017 in fase di verifica,risultassero in ordine, mentre alla data del 31 dicembre 2018 la società risultava in stato di scioglimento e liquidazione? È bastato solo un anno perché dai bilanci in ordine la società assegnataria non risultassero in regola? Che tipo di verifica è stata effettuata?”.
“Nell’avvio del procedimento per l’annullamento dell’assegnazione del lotto – spiega viene riportato che non ha comunicato all’amministrazione comunale di avere in corso una procedura di scioglimento e liquidazione; non ha ottenuto il permesso a costruire nei termini previsti; non ha versato gli oneri di urbanizzazione e non ha quindi potuto procedere con l’avviodei lavori per realizzare le opere previste Il dubbio viene sulla verifica degli atti. Il punto è che a farne le spese sono le otto famiglie che hanno anticipato cifre importanti, frutto di risparmi e sacrifici, che difficilmente verranno risarcite e che soprattutto hanno visto andare in pezzi il sogno di una vita: la casa di proprietà”.
“L’assessore Mazzarello non si é ancora espresso – prosegue Iavarone – confidiamo in una sua rapida risposta, non tanto a noi, quanto alle famiglie coinvolte loro malgrado. Nonostante i precedenti appelli e comunicati ancora non ha preso una posizione ufficiale. I cittadini hanno il diritto di essere informati sempre, nel bene e nel male.È una questione di trasparenza, correttezza, requisiti imprescindibili per qualsiasi amministrazione pubblica, degna di amministrare la cosa pubblica”.