GROSSETO – Come è cambiata la Maremma negli ultimi 37 anni, quanto si è costruito e quanta porzione di territorio “libero” abbiamo consumato? Per fortuna, si sa, la Maremma è da sempre una terra di frontiera, poco antropizzata, con una bassissima densità di abitanti, e grandi spazi che si estendono dalla costa all’entroterra collinare fino all’Amiata.
Senza voler indagare i motivi per cui ancora oggi, nel 2021, la provincia di Grosseto sia una della aree del Paese con più territorio aperto oltre ad essere la seconda per estensione e una popolazione che non sapere i 225mila abitanti, a confermare questa caratteristica della nostra Maremma c’è il nuovo progetto realizzato da Google.
Il gigante di Mountain View con la sua piattaforma dedicata al pianeta terra, Google Earth, ha sviluppato una funzione, “Timelapse”, che mette a confronto le immagini satellitari di tutto il mondo dal 1984 al 2020. Così diventa facile creare il timelapse (il video dello scorrere del tempo) di area geografiche del pianeta, ma anche di singoli territori.
Qui sotto noi abbiamo scelto di farci raccontare da Google come è cambiata la città di Grosseto e la pianura maremmana in quasi quattro decenni. Le immagini satellitari non possono essere ingrandite molto, così come avviene con altre applicazioni di Google, ma si nota per esempio come sostanzialmente la pianura grossetana sia rimasta uguale. Si può apprezzare anche o sviuppo della città: nell’angolo in alto a destra di Grosseto si nota a partire da un certo anno i lavori di realizzazione del centro commerciale Maremà e in particolare come sia cresciuto il tessuto urbano nella zona nord est di Grosseto, quello che viene chiamato quartiere Cittadella.
Spostandoci in altre zone della provincia è interessante notare a Follonica la costruzione del nuovo ippodromo da una parte e della riconversione del vecchio ippodromo nel progetto del Parco Centrale, mentre si apprezzano molto bene anche i cambiamenti che sono stati messi in atto nella zona industriale del Casone. Tra e opere che negli anni sono state realizzate e che si vedono bene i questo viaggio lungo 37 anni anche la Marina di Scarlino, il porto costruito al Puntone.
Il progetto – L’iniziativa è stata realizzata grazie al progetto che ha visto la collaborazione di Google Earth, ESA, Commissione Europea, NASA e US Geological Survey. «Il time-lapse – si legge nell’applicazione di Google Earth – è un video globale con possibilità di zoom che mostra i cambiamenti del nostro pianeta a partire dal 1984. Con questa nuova funzionalità di Google Earth, gli utenti ora possono esplorare le immagini sul globo 3D da una prospettiva completamente diversa, incentrata sulle trasformazioni del nostro pianeta. Utilizzando Earth Engine, abbiamo combinato oltre 15 milioni di immagini satellitari degli ultimi decenni acquisite da cinque diversi satelliti. La maggior parte delle immagini proviene dai satelliti Landsat, nell’ambito del programma congiunto di osservazione della Terra delle agenzie USGS e NASA attivo dagli anni ’70. Fin dal 2015, abbiamo combinato le immagini di Landsat con quelle della missione Sentinel-2, parte del programma di osservazione della Terra Copernicus dell’Unione europea e dell’Agenzia Spaziale Europea».
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