ROCCASTRADA – Ha chiamato i carabinieri per dire che la sua auto era stata rubata, ma il racconto non ha convinto i militari che hanno denunciato una donna per simulazione di reato. Tutto ha avuto inizio la sera del 6 marzo, quando una donna residente a Roccastrada ha allertato i Carabinieri tramite 112, riferendo che la sua vettura era stata rubata.
Qualche giorno dopo la donna è andata alla caserma di Ribolla per formalizzare la denuncia. Ma qualcosa ai militari non quadra, la donna appare contraddittoria. I Carabinieri decidono di approfondire la questione, ricostruendo la cosa nei dettagli, e partendo proprio dalle lacune nel racconto della denunciante.
Attraverso l’analisi di immagini di videosorveglianza e varie testimonianze, i militari hanno così appurato che la stessa auto, la sera precedente al giorno in cui la donna ne aveva denunciato il furto, era rimasta coinvolta in un sinistro stradale, avvenuto nel comune di Grosseto. In quell’occasione gli occupanti si erano allontanati prima dell’arrivo della Polizia locale che doveva eseguire i rilievi. Nell’attesa di risalire alle identità degli occupanti e di chiarire le motivazioni della fuga dal luogo dell’incidente, la donna dovrà intanto rispondere di simulazione di reato per quel furto verosimilmente mai avvenuto. La pena prevista per questa accusa è tre anni di reclusione.