GAVORRANO – A distanza di un mese dalla polemica nata tra il Comune di Gavorrano e un gruppo di volontari che avevano organizzato una raccolta rifiuti, la discussione si riaccende dopo che il Comune ha deliberato un regolamento per tali iniziative, ma non ha ancora rimosso i rifiuti raccolti del mese scorso.
A marzo, dopo la giornata ecologica organizzata dai volontari un deposito di rifiuti ingombranti raccolti nei boschi, tra cui pneumatici, bombole e materassi, erano andati a fuoco e il Comune aveva dato uno stop all’iniziativa per coordinarsi meglio e prevenire incidenti simili. Ma i volontari si sentono offesi.
«È dal 15 marzo – scrivono – che in località Poderi Bassi di Caldana sono stati dati a fuoco dei rifiuti e i resti sono ancora lì lungo la strada a dare un’immagine spettrale e un senso di impotenza a tutte quelle persone che con tanto entusiasmo avevano partecipato all’evento di raccolta, con l’unico obiettivo di rendere più pulito l’ambiente in cui vivono».
«I nostri amministratori a distanza di un mese sono riusciti a fare una delibera a dir poco ridicola – attaccano -, ma non si sono preoccupati di togliere quello scempio che ora, grazie anche alla pioggia caduta in questi giorni, ha reso la zona ancora più inquinata. E non è finita, la delibera che regola la futura raccolta dei rifiuti continua stabilendo che i volontari devono sapere in anticipo ciò che troveranno e si impegnano inoltre al decoro e alla sorveglianza delle aree di deposito dei rifiuti rimossi. Sorge una domanda spontanea: nient’altro»?
«È – concludono – una sensazione di rabbia unita a tristezza che ci fa dire, ma davvero ci meritiamo tutto questo? Oltre al danno pure la beffa. Una sola conclusione: l’ambiente ringrazia».