ARCIDOSSO – Continuano i controlli dei carabinieri sull’Amiata, al fine di contrastare il Covid, non mancano però ulteriori positivi risvolti per le attività di ordine e sicurezza pubblica. Il maggior numero delle risorse impiegate sul territorio, consente anche un controllo più capillare dei soggetti che gravitano nei piccoli comuni Amiatini.
Succede così che una pattuglia dei carabinieri della tenenza di Arcidosso, ha proceduto al controllo di tre stranieri che erano sulla piazza principale del paese. Due dei tre africani regolarmente soggiornanti in Italia ma residenti in Comuni limitrofi, hanno dimostrato che il loro spostamento era giustificato da necessità. Il terzo di loro invece, residente a Cinigiano, ha subito mostrato segni di nervosismo al controllo, e non ha saputo giustificare la sua presenza in Arcidosso. Ha dapprima detto di non avere i documenti al seguito, e stava per allontanarsi dalla piazza prima che i carabinieri avessero terminato il controllo.
Visto che la situazione da lì a poco sarebbe potuta divenire più complicata, poiché anche gli altri due stranieri cominciavano a mostrare un atteggiamento ostile e segni di nervosismo, la centrale operativa ha immediatamente inviato sul posto altri due equipaggi in ausilio, grazie ai quali veniva ristabilito l’ordine e riportata la calma. Nonostante ciò il terzo straniero originario del Gambia, continuava a non voler consegnare il permesso di soggiorno ai Carabinieri. Per operare degli accertamenti più profondi sul soggetto e per identificarlo compiutamente, l’uomo di circa trent’anni è stato portato in caserma. Solo dopo essersi visto costretto dalla situazione che si stava facendo molto seria a causa della sua opposizione al controllo, egli tirava fuori dalla tasca il documento per farsi identificare.
Dall’accertamento in banca dati emergeva che egli era regolare sul territorio italiano, già colpito da nel marzo 2021 da una sanzione per aver violato le norme di contenimento del Coronavirus. Per tale motivo è stato nuovamente sanzionato, per aver effettuato uno spostamento non giustificato da ragioni di lavoro, salute o necessità, con una sanzione per recidiva che prevede una somma raddoppiata. Per il fatto di non aver voluto esibire il permesso di soggiorno invece, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Grosseto, poiché tale illecito costituisce violazione delle norme sull’immigrazione.