GROSSETO – Saranno diffusi sui social a partire da martedì 13 aprile la serie di 40 video dedicati ai musei e alle aree archeologiche del Sistema Musei di Maremma. Una produzione resa possibile grazie al bando della Regione Toscana “Sistemi Museali 2020” destinato ai progetti contenenti proposte innovative, omogenee, sostenibili che rispondessero alle reali e urgenti necessità dei musei e delle loro comunità, in un momento difficile e particolare come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia.
La serie di video si intitola “Musei on the road” e ogni documentario, tutti della durata di circa 10 minuti, è dedicato ad un museo ma anche al suo contesto storico e culturale, aneddoti e curiosità e la realtà locale, insieme a spettacolari immagini realizzate con i droni e interviste ai direttore o ai responsabili.
Un grande lavoro durato alcuni mesi suddiviso in ambiti territoriali: la zona del Tufo, Pitigliano, Sorano e Sovana, poi le Colline dell’Albegna e l’Argentario, Grosseto e Castiglione della Pescaia, il Monte Amiata e le Colline Metallifere.
I video saranno diffusi sul canale Youtube del Sistema Musei di Maremma tutti i martedì e giovedì dalle ore 14 e condivisi sulle pagine Facebook di tutti gli altri musei. Un progetto quindi che rafforza la dinamica e la collaborazione di rete tra strutture museali.
I video sono stati strutturati con sottotitoli in italiano e in inglese e traduzione LIS, per includere, incuriosire e stimolare alla visita un pubblico più vasto e variegato possibile.
Di tutto questo progetto si è fatto capofila del coordinamento il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma con la sua direttrice Chiara Valdambrini, mentre la regia, le riprese e la realizzazione dei video sono stati a cura della Gomma&Colla Productions di Grosseto, nelle persone di Luca Deravignone e Francesco Rossi.
«Il nostro sistema museale – spiega Chiara Valdambrini – ha pensato di mettersi in gioco e sfruttare l’opportunità che la Regione ha messo in atto per ispessire la metamorfosi avvenuta con l’emergenza sanitaria, cioè quella di concepire un nuovo modo di “essere museo”. Il bando sistemi 2020 si è così concentrato sull’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, mezzi ricchi di potenziale che hanno permesso di ampliare l’offerta dei musei e aprire le porte a numerose e poliedriche opportunità volte a mantenere e intensificare il contatto con i visitatori, non solo nel periodo di chiusura forzata».
«L’obiettivo – aggiunge Irene Lauretti, presidente Sistema Musei di Maremma – è stato quello di mettere tutte le realtà del nostro sistema nelle condizioni di avere un prodotto video che ne raccontasse la storia e le finalità espletando appieno lo scopo delle reti culturali ovvero quello di intervenire in modo coordinato e razionale laddove il singolo, per ovvi motivi, non può provvedere. Tali contenuti diventano strumento di conoscenza ma anche di promozione nei vari canali social del sistema museale della Maremma e ci consentono in una fase di chiusura, speriamo la più breve possibile per i nostri musei, di far conoscere e divulgarne i preziosi tesori custoditi».
«Il bando 2020 della Regione Toscana – sottolinea Roberta Pieraccioli, coordinatrice Sistema Musei di Maremma – è stato molto stimolante perché è andato in linea con quanto i musei hanno iniziato a fare in occasione del lockdown, ossia promuoversi e tenere i contatti con i visitatori attraverso i social, Non tutti erano pronti e non tutti i musei, se non i più strutturati, avevano a disposizione competenze e tecnologie adeguate per creare contenuti di qualità. Grazie al bando regionale, abbiamo potuto realizzare un progetto di sistema che ha fornito anche ai musei più piccoli materiale adeguato. Da evidenziare poi – conclude – il grande lavoro da parte di tutti i direttori».