GROSSETO – “La Uil denuncia il rischio che circa 6 milioni di lavoratori, tra cui quelli della nostra provincia, per i quali sarà prorogata la cassa integrazione Covid secondo quando previsto dal decreto Ristori (13 settimane per CIG e 28 per per GIGD e FIS), rimangano scoperti per un periodo di 7 giorni dal pagamento dell’ammortizzatore sociale”, scrive, in una nota, Federico Capponi, segretario Uil Grosseto.
“C’è difatti un cortocircuito – prosegue – tra quanto previsto dall’estensione della cassa integrazione per 12 settimane a partire dall’1 gennaio (Legge di bilancio 2021) e la proroga di 13 settimane/28 settimane, prevista a partire dall’1 aprile dal Decreto Ristori.
Il 25 marzo scadrebbe infatti la prima parte della proroga per quelle aziende che hanno usato senza interruzione la cassa integrazione (1 gennaio +12 settimane) e per arrivare all’1 aprile vi sarebbero pertanto 7 giorni di “vacatio”.
Il vuoto normativo non contemperato né dalla legge di bilancio né dal Decreto Ristori rischia di mettere ulteriormente in ginocchio il tessuto produttivo della nostra provincia costringendo molti lavoratori a vedersi privati di 5/7 giornate retribuite.
Tutto ciò si sommerebbe pericolosamente ai pagamenti a singhiozzo della Cassa integrazione ordinaria e straordinaria e soprattutto ai ritardi patologici dei pagamenti dell’ammortizzatore per il comparto artigianato.
Per tale motivo la Uil chiede che vi sia, da parte della Regione e delle Istituzioni competenti, una presa di posizioni rispetto ai parlamentari affinché si possa arrivare alla definizione di un vuoto normativo che altrimenti penalizzerebbe ulteriormente i già penalizzati lavoratori in cassa integrazione”, conclude Capponi.