GROSSETO – “Il Comune di Grosseto ha in bilancio una disponibilità aggiuntiva di 760mila euro. È il risultato del buon lavoro dei dipendenti, che hanno pagato nei termini previsti i fornitori e, grazie a una Legge dello Stato, hanno liberato in tal modo risorse che premiano la virtuosità dell’Ente. Gli uffici comunali sono stati, dunque, bravi, e facciamo i complimenti per l’efficienza dimostrata, ma la Giunta comunale non lo è altrettanto”, scrive, in una nota, Rinaldo Carlicchi, capogruppo Italia Viva nel Consiglio comunale di Grosseto.
“Una caratteristica dell’Amministrazione Vivarelli Colonna è la disattenzione alla crisi economica derivante dalla pandemia – prosegue – e la contestuale sovra attenzione nella ricerca del consenso elettorale.
Invece di concentrare quei 760mila euro sulle categorie che più stanno pagando a causa delle regole di chiusura nella battaglia al virus, innanzitutto le hanno divise. La maggioranza ha deciso di destinare il 50% dell’importo come agevolazione sul suolo pubblico includendo anche il settore edile e non esonerare il passo carrabile. Il restante 50%, 330mila euro, è stato deciso di investirlo per assumere personale per l’ufficio per la gestione delle pratiche relative al bonus 110.
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I bar, i ristoranti, le pizzerie, le gelaterie, le palestre chiudono, non lavorano e non incassano, e Antonfrancesco Vivarelli Colonna si preoccupa prevalentemente dell’edilizia.
La misura approvata oggi si aggiunge a quelle già votate a dicembre e valide per tutto l’anno in corso: la riduzione tariffaria del 15 per cento per i tavolini di bar e ristoranti, per i carrelli espositori e per le edicole; le riduzioni fino al 30 per cento sulle mura medicee; l’abbattimento fino al 60 per cento, dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022, per i ponteggi dell’edilizia; l’applicazione su Marina, Principina Mare e Alberese di tariffe particolarmente agevolate anche per le attività che occupano suolo pubblico in modo stagionale. Spiccioli erogati a pioggia per accontentare tanti e, quindi, non accontentare nessuno.
Un uso più attento avrebbe consigliato che i risultati di un buon lavoro aiutassero chi il lavoro, in questo periodo, lo sta perdendo, chi ha passi carrabili senza usarli, chi non alza la saracinesca. Ma Antonfrancesco Vivarelli Colonna non guarda ai bisogni reali”, conclude Carlicchi.