MONTE ARGENTARIO – “Grande imbarcazione con scafo di pregio in legno lungo 25 metri, cabine sfarzose con bagno interno che garantiscono il massimo confort, la possibilità di pernottare cullati nelle acque dell’Argentario con un equipaggio a loro completa disposizione”. In questi termini veniva pubblicizzato lo yacht di lusso che le Fiamme gialle della stazione navale di Livorno, a seguito di approfondite indagini con l’ausilio di banche dati specifiche in uso alla Guardia di Finanza ed un controllo capillare del territorio, hanno appurato esercitasse abusivamente una attività di Boat&Breakfast, facendo arrivare a pagare per una settimana di vacanza nel periodo estivo quasi 20 mila euro.
Il controllo, di fatto, ha permesso di individuare lo yacht, ormeggiato in un porto esclusivo nel sud della Toscana, risultato di proprietà di una associazione sportiva dilettantistica che dovrebbe perseguire i propri scopi socio ricreativi senza ricavarne alcun profitto, ma che invece esercitava una vera e propria attività commerciale di Boat&Breakfast senza le dovute autorizzazioni, dando la possibilità di pernottare a bordo per una cifra di almeno €300 a notte per persona e garantendo ai propri ospiti l’opportunità di usufruire di pranzi, cene, escursioni sempre sotto lauto pagamento.
Il rappresentante legale dell’associazione è stato pertanto sanzionato e segnalato all’Autorità giudiziaria competente perché l’utilizzo improprio dell’imbarcazione in attività di Boat&Breakfast (di fatto assimilabile ad una struttura ricettiva extra-alberghiera) è stato effettuato senza che il responsabile provvedesse ad inoltrare l’obbligatoria comunicazione delle persone alloggiate all’Autorità di Pubblica Sicurezza, compromettendo la sicurezza della collettività che non ha potuto beneficiare del controllo preventivo di polizia sull’identità dei soggetti dimoranti, in periodi in cui continua il livello di attenzione sul fenomeno del terrorismo internazionale ed i controlli nei confronti delle persone che devono obbligatoriamente rispettare i termini di quarantena per la pandemia da Covid-19.
Fondamentale per la contestazione sono risultati i numerosi annunci e relative recensioni rilasciate dagli ospiti sui più noti siti internet specializzati in attività commerciale di pernottamento, a testimonianza dell’utilizzo quale B&B dello yacht.
«L’operazione della Stazione Navale di Livorno – spiega il comandante Tenente Colonnello Maurizio De Pierno -, si inserisce nel più ampio contesto del controllo economico finanziario del territorio litoraneo Regionale, attuato dal dispositivo del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza della sede labronica, con una costante azione di vigilanza, prevenzione, tutela della sicurezza, della salute pubblica e soprattutto della legalità fiscale e tributaria».