GROSSETO – “Sui vaccini si sono registrate grandi problematiche e per questo il gruppo Lega ha chiesto un consiglio regionale urgente, una commissione speciale sulla campagna vaccinale e le dimissioni dell’assessore alla sanità Bezzini”. Il consigliere regionale della Lega e vicepresidente della Commissione Sanità Andrea Ulmi, interviene, anche in qualità di segretario provinciale del partito, sulla vicenda.
“C’è da chiarire – afferma Ulmi – perché in Toscana siano arrivati, in proporzione, pochi vaccini Pfizer e Moderna, destinati agli ultra ottantenni ed ai fragilissimi, e molti AstraZeneca, inutilizzabili per le stesse categorie. Soprattutto bisogna capire perché si siano usati i Pfizer per alcune categorie che avrebbero potute essere vaccinate con AstraZeneca. Se comprendo la vaccinazione ai medici che sono stati i primi a doverlo avere, non capisco perché si sia usato il Pfizer, che poi è mancato agli anziani, per gli amministrativi della sanità che non hanno contatto con il pubblico e che potevano essere vaccinati con l’AstraZeneca. Penso poi al personale delle associazioni di volontariato. In alcuni casi si è registrata una crescita spropositata di volontari che si sono fatti avanti solo per avere il vaccino, quando, magari, chi era realmente operativo sul campo ne è rimasto sprovvisto”.
Ulmi, però, guarda anche oltre. “Io non riesco a vedere la sanità a compartimenti stagni – afferma- Quello che mi preoccupa sono le tante persone che, di fronte ad ospedali impegnati sul Covid, hanno rinunciato alle visite di controllo per patologie anche gravi, oppure interventi rimandati su pazienti fragili, come gli oncologici, per i quali un mese di attesa fa la differenza tra la vita e la morte. Da medico ho sentito molti colleghi lamentarsi di questo di fronte ad una sanità impostata con certi criteri attraverso le riforme degli anni di Rossi e la cui macchina non ha funzionato di fronte ad un’emergenza”.
Anche sul sito delle vacinazioni andato in tilt Ulmi amplia lo sguardo. “Il sistema non ha funzionato in quanto invitava a riprovare a prenotarsi – afferma il consigliere della Lega- Bastava che avesse detto che il vaccino era esaurito. Non mi meraviglia, però, davanti ad una sanità Toscana che ha sistemi informatici diversificati e che non si interfacciano tra loro. Si parla di telemedicina, ma un esame fatto a Grosseto si legge nella Asl Toscana Sud Est, ma non a Careggi. Questo è un altro problema che si affianca a quello, grave, dei vaccini che è la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno”.
A precedere la posizione di Ulmi era stato l’onorevole Mario Lolini, commissario regionale della Lega che, dopo le critiche di Draghi, fa una richiesta al Premier. “Il Premier Draghi – afferma Lolini- certifica il fallimento del sistema toscano. E’ necessario che nomini un commissario per le vaccinazioni”.
“E’ mortificante ed ingiusto quanto accaduto nei giorni scorsi in relazione alle prenotazioni delle vaccinazioni. Prendiamo atto – dice Gilberto Alviani referente politico per la Lega della sezione Amiata – che la Regione non è in grado di gestire le vaccinazioni. Lo sviluppo e la ripresa della nostra amata Toscana e più in generale di tutta la Nazione passano necessariamente da un’attenta e competente gestione della situazione pandemica ed in primis dalla programmazione delle vaccinazioni”.
“La Regione con il suo presidente non si sono dimostrati all’altezza del compito e ciò che è più imbarazzante è che nell’immediato le categorie chiamate a risentirne sono le più fragili ovvero gli over 76 anni. Abbiamo perso del tempo prezioso e lo abbiamo fatto per una mera mancanza di attenzione e di organizzazione ci aspettiamo davvero un cambio di passo, la salute pubblica sembra davvero essere un argomento di poco interesse per il Pd”.
Continua Alviani “devo dire che nei giorni scorsi ho letto con entusiasmo e condivisione un articolo del collega Samuele Pii esponente del Pd locale, il quale suggeriva l’attivazione del programma Territori Sicuri arrivando addirittura ad ipotizzare di utilizzare le farmacie di zona per effettuare test gratuiti con l’obiettivo di arrivare ad avere uno screening di massa che ci possa fotografare la situazione reale dei contagi e che ci permetta così di isolarne eventuali focolai”, tutto bene,ottimo buona idea direi ma vorrei suggerire al collega che se a monte delle nostre iniziative assistiamo all’increscioso spettacolo dei giorni scorsi tutto ciò è inutile. Chi sa se Pii animato dallo stesso spirito avrà dei suggerimenti da inviare in Regione?”.