AMIATA – “Quali siano stati i motivi alla base dell’aggressione avvenuta ai piedi dell’Amiata nei confronti di un cittadino marocchino residente a Seggiano, da parte di tre uomini di nazionalità turca che abitano ad Arcidosso, non li conosciamo, ma riportano ancora una volta alla luce le problematiche legate all’immigrazione e all’integrazione in Italia e nel nostro territorio amiatino”, afferma, Guendalina Amati, responsabile Fratelli d’Italia Amiata e consigliere unione dei comuni amiatini.
“Sapere che in borghi come i nostri qui sull’Amiata – commenta Amati -, dove sino a pochi anni fa veniva tenuta la chiave nella porta, registrare atti del genere come quello dell’aggressione di certo non fa stare tranquilla la cittadinanza, molta della quale anziana e fragile.
“Venire a conoscenza che in mezzo a noi vivono persone che possono compiere atti violenti – prosegue -, aggredendo persone per futili motivi, mandando poi i malcapitati all’ospedale con traumi cranici e quant’altro, ci sembra quantomeno meritevole di attenzione soprattutto da parte di chi amministra i territori”.
“A questo si aggiungono altri e diversi atti criminosi – prosegue l’esponente di FdI -, come quelli ai danni di beni pubblici, come giardini, parchi, arredi e strade, molti dei quali vengono dai benevolenti definite “bravate compiute da teste calde”, invece che essere etichettati per ciò che sono, e cioè episodi di criminalità, perpetrati da individui che delinquono sprezzanti delle leggi e delle minime regole sociali e civili”.
“Questo non è il primo episodio che si verifica nei comuni amiatini – afferma Amati -, ma sembra quasi che gli unici a cui interessi, oltre ovviamente alle nostre forze dell’ordine alle quali va il nostro elogio per il lavoro che quotidianamente fanno tra mille difficoltà, sia Fratelli d’Italia. Da parte delle altre forze politiche, solo silenzio o poco più, quasi che stessero pensando che non parlandone e non affrontando il problema si possa così sminuire la gravità”.
“Possibile – va avanti Guendalina Amati – che gli amministratori siano tranquilli e reputano come normali tali eventi? Possibile che il Pd, che con il neo segretario nazionale invoca lo Ius Soli come strumento di civiltà, non apra mai bocca e intervenga per stigmatizzare atti criminali che si susseguono spesso nei nostri centri?”.
“Per noi di Fratelli d’Italia tutto questo è inconcepibile – prosegue -. I nostri sono comuni ad elevato tasso di immigrazione, e questo è sotto gli occhi di tutti. Gli unici a non notarlo sono coloro che plaudono in ogni dove l’accoglienza, che poi sono sempre gli stessi che successivamente irridono pubblicamente le forze dell’ordine quando operano sul territorio per la sicurezza dei cittadini”.
“Fratelli d’Italia non è contro chi arriva sul suolo italiano, lavora, rispetta le leggi e si integra nel tessuto sociale in cui vive, ma non può accettare un’immigrazione di massa incontrollata ed evidentissima come quella che abbiamo nei piccoli centri amiatini, con borghi e paesi dormitorio, in cui persone appartenenti a nazionalità diverse fanno il buono ed il cattivo tempo, a spese della serenità e tranquillità di coloro che vivono rispettando le norme imposte dalla legge italiana e dalle regole di civiltà”, conclude Guendalina Amati.