GROSSETO – Grosseto ha un nuovo dottore. Si chiama Alessio Bendoni, classe 1996 e ieri si è laureato in Dams all’Università degli Studi Roma Tre con una tesi dal titolo “Tuttiateatro, un teatro di vita”.
Alessio entra a far parte nel 2012, quando è ancora minorenne, della compagnia teatrale dell’associazione Tuttiateatro, che comprende ragazzi disabili e abili. La sua tesi è una riflessione sul ruolo dell’arte nella creazione di una cultura della diversità; più nello specifico, in ambito teatrale, sulla possibilità di realizzare all’interno di un laboratorio teatrale una realtà in cui tutti, disabili e normodotati, possano portare le loro abilità, concorrendo a creare un prodotto finale in cui sentirsi valorizzati, ognuno secondo le sue possibilità.
Non è un teatro per i disabili, quello di cui parla Alessio esponendo la sua tesi, ma un teatro con i disabili, concetto su cui l’associazione grossetana Tuttiateatro basa la sua attività da più di quindici anni, cioè da quando nel 2004 due studentesse del Liceo Classico, Eleonora Guelfi e Maria Giulia Pichenino, raccolgono la proposta della loro professoressa Bernardina Tarlati di creare un contesto dove realizzare l’integrazione della disabilità.
Con Tuttiateatro il palcoscenico non è un “ghetto” per mostrare le difficoltà del diverso, ma un luogo in cui ciascuno lavora sui suoi limiti, per dare vita infine a una macchina scenica che funziona in ogni sua parte. Ad Alessio, attraverso il Giunco, fanno le congratulazioni amici e amiche di Grosseto, che in lui riconoscono una sensibilità e una maturità straordinaria.