GROSSETO – L’Amministrazione comunale aderisce al progetto “Baby pit stop” dell’Unicef, promosso dal Soroptimist Club di Grosseto. L’iniziativa è in fase di attuazione e prevede l’allestimento di 3 postazioni allattamento bebè al Museo archeologico e d’arte della Maremma, alla biblioteca Chelliana e al Polo culturale delle Clarisse.
I Baby pit stop sono spazi appositamente pensati per le famiglie e per i loro bambini. Si tratta infatti di luoghi in cui è possibile allattare e cambiare il pannolino ai piccoli, in un ambiente riservato e accogliente. Per questo nelle prossime settimane il Soroptimist Club di Grosseto donerà alle strutture le poltroncine dedicate all’allattamento dei neonati.
“Abbiamo subito accettato volentieri l’invito a sostenere questa iniziativa – commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Agresti – perché allattare è un gesto naturale, che però non ha luoghi o orari fissi. Per questo vogliamo offrire alle famiglie tre punti di riferimento che garantiscono serenità e tranquillità. Ringraziamo il Soroptimist Club di Grosseto per aver promosso questa idea e per la donazione delle poltrone da allattamento”.
“Le postazioni – spiega la presidente del Soroptimist Club di Grosseto, Sonia Capperucci – saranno attrezzate con fasciatoio, poltroncina e tavolino e, considerando la bellezza e la particolarità dei luoghi che le ospiteranno, abbiamo previsto arredi non troppi vistosi o disarmonici. Si tratta di un’iniziativa a cui teniamo molto, proposta lo scorso anno dall’allora presidente Clara Mecacci e che sono lieta di poter portare a conclusione”.
“Ospitare una postazione dedicata all’allattamento nella nostra struttura museale, grazie alla donazione del Soroptimist che ha aderito al progetto Unicef – dichiarano il presidente di Fondazione Grosseto Cultura, Giovanni Tombari e il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa – rappresenta un importante salto di qualità per l’accoglienza che desideriamo offrire ai visitatori. In questo caso, in particolare alle famiglie. È un altro passo decisivo verso una fruizione sempre più estesa delle iniziative culturali, da sempre uno degli obiettivi che perseguiamo con particolare convinzione. Per questo ringraziamo tutti i soggetti promotori per averci coinvolti”.