Firenze – La Regione Toscana ha competenza sul calendario scolastico regionale, e in base alle decisioni prese a suo tempo la conclusione delle lezioni per quest’anno è fissata al 10 giugno per le scuole di ogni ordine e grado, tranne che per le scuole dell’infanzia che chiuderanno il 30 giugno. Al momento il governo nazionale non ha preso alcun provvedimento in materia di prolungamento del calendario, e nel caso “auspichiamo il massimo confronto in sede di Conferenza Stato-Regioni”. Dopo di che “valuteremo il da farsi”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’Istruzione Alessandra Nardini, rispondendo in aula a un’interrogazione presentata dal consigliere di Forza Italia Marco Stella.
Stella, preso atto che “tra le prime iniziative che il nuovo governo nazionale sembra intenzionato a voler prendere ci sia la ridefinizione delle date di chiusura dell’anno scolastico 2020/2021, che verrebbe spostata al 30 giugno, e di apertura dell’anno scolastico 2021/2022, che verrebbe anticipata al 6 settembre” e considerato che “queste decisioni hanno conseguenze impattanti sull’organizzazione dei servizi, dei trasporti, e sulla vita quotidiana delle comunità e delle famiglie”, chiedeva alla Giunta che cosa intendesse fare in merito alla definizione dei calendari scolastici.
“Il calendario scolastico sarà uno dei temi oggetto degli incontri in programma con il ministro all’Istruzione – ha detto Nardini –. È evidente come una modifica possa comportare numerosi problemi organizzativi. Mi auguro che il governo si confronti con il mondo della scuola, come noi abbiamo sempre fatto e come continueremo a fare”.
Stella ha commentato che “il possibile slittamento preoccupa molti genitori, se venisse presa una decisione del genere è necessario essere informati il più tempestivamente possibile”.