MANCIANO – Il Partito Democratico di Manciano ha protocollato questa mattina al Comune e alla Regione Toscana le osservazioni in merito al progetto di 110 ettari di fotovoltaico industriale a terra denominato “Manciano”, presentato dalla multinazionale Iberdrola Renovables Italia S.p.a.
Nel documento di sedici pagine il Pd locale illustra le motivazioni per cui l’opera “avrebbe una ricaduta molto negativa sull’intero territorio comunale sia dal punto di vista ambientale che economico” ed esprime un sostegno alla posizione di contrarietà espressa sulla stampa dai membri del Partito democratico del consiglio regionale.
“L’enorme impianto a terra rappresenta un intervento speculativo che tende solo a trarre profitto dai terreni individuati offrendo false prospettive di crescita e di sviluppo alla nostra comunità – dicono i dem -. Il danno paesaggistico e ambientale sarebbe senza eguali e rischierebbe di compromettere una zona ancora poco antropizzata che negli anni futuri avrebbe invece un valore inestimabile per le future generazioni.
Nel documento è stato messo in evidenza che lo sviluppo industriale è in netto contrasto con la visione di pianificazione territoriale degli strumenti urbanistici comunali ad oggi vigenti, i quali invece intendono preservare la vocazione agricola e turistica del territorio, facendo appello all’esigenza di non perdere l’autonomia nelle scelte di pianificazione rispetto agli enti sovracomunali.
E’ importante sottolineare che le colline ricoperte di pascoli, sono il portale d’ingresso visivo ed ecologico alla zona boschiva più importante del Comune di Manciano e rappresentano il biglietto da visita per una gran parte del flusso turistico che accede alla Regione Toscana, in quanto quel tratto rappresenta una pausa visuale di alto valore dopo il paesaggio laziale confuso e altamente urbanizzato.
Proprio in quella zona, ci sono molte aziende con produzioni di eccellenza che esportano il nome di Manciano nel mondo, offrendo posti di lavoro ai nostri concittadini e investendo quotidianamente nello sviluppo sostenibile della Toscana. L’attività faunistica e venatoria, la ricchezza del patrimonio storico, culturale e ambientale e la fertilità dei terreni agricoli rappresentano solo alcune delle caratteristiche di ciò che qualcuno cerca di dipingere come zone degradate.
L’intera area individuata dalla società Iberdrola, rappresenta inoltre una superficie di suolo a tutela della biodiversità, molto più vasta rispetto alla sola riserva naturalistica regionale collocata nelle vicinanze, infatti nella Rete Ecologica Toscana è stata classificata come “nodo degli agroecosistemi”, una cosiddetta area sorgente per le specie focali, popolazioni e patrimoni genetici e indispensabile per la diffusione delle specie animali e vegetali”.
Il Partito Democratico di Manciano ha voluto comunque ribadire nelle conclusioni “l’importanza e il sostegno al processo di transizione ecologica verso l’autosufficienza energetica a favore delle rinnovabili, affermando che l’agrovoltaico, ovvero la connessione delle tecnologie fotovoltaiche con l’attività agricola, rappresenta una delle opzioni più interessanti a disposizione per favorire lo sviluppo sostenibile e l’integrazione al reddito dei tre comparti ugualmente essenziali al nostro territorio: produzione di energia (pulita), filiera agroalimentare (di qualità) e turismo (sostenibile)”.
“Il documento è stato sottoscritto anche dai due capigruppo Giulio Detti e Fiorenzo Dionisi dei gruppi consiliari di minoranza, in attesa che l’amministrazione Morini porti l’argomento in discussione in un consiglio comunale aperto alla cittadinanza”, concludono dal Pd mancianese.