GROSSETO – Approvato oggi in consiglio comunale il bilancio di previsione 2021-2023. L’Amministrazione comunale ha scelto la prudenza sul fronte delle entrate a causa dell’imprevedibilità dell’evoluzione della pandemia, senza però intaccare gli investimenti, la spesa per i servizi più importanti per la comunità e senza aumentare le tariffe.
“Con questa manovra di bilancio – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al Bilancio, Giacomo Cerboni – l’Amministrazione affronta il secondo anno di emergenza da Covid-19. Si tratta quindi di un prospetto che oltre a scontare materialmente gli effetti di ritorno del primo anno di pandemia, intende sostenere il territorio grossetano di fronte al persistere delle difficoltà legate all’emergenza epidemiologica. Per questo alla voce “entrate” ci siamo mantenuti prudenti. Pur sperando in una rapida ripresa dell’economia turistica, abbiamo contenuto la previsione di entrate dall’imposta di soggiorno. Inoltre, come nel 2020 abbiamo mantenuto il taglio sull’addizionale Irpef e già a dicembre, prevedendo che non sarebbero stati tempi facili, abbiamo approvato il rinvio delle tasse comunali 2021 (tranne l’Imu) alla fine dell’estate, sperando che con i vaccini e con il miglioramento della stagione sia forte la ripresa economica. Invariate le altre entrate, perché confidiamo che, come nel 2020, i grossetani continuino a dimostrarsi molto responsabili non soltanto nei comportamenti, ma anche nel sostenere la propria città come contribuenti”.
Proprio perché è necessario ancora fare i conti con la crisi legata al Coronavirus, sul fronte della spesa grande attenzione è stata posta, oltre che agli investimenti, anche sui servizi più rilevanti per la collettività. Nonostante la minore disponibilità di risorse, infatti, sono stati previsti livelli di spesa più alti per i servizi educativi, per i quali il distanziamento scolastico impone accorgimenti e adempimenti che comportano maggiori costi. Ma non solo. Per i servizi sociali, per lo sport, per la cultura e per il turismo le voci di spesa restano consolidate, con le stesse compartecipazioni a carico dell’utenza fin dal 2017.
“Ovviamente – commentano Vivarelli Colonna e Cerboni – in questo contesto l’Amministrazione ha scelto di non aumentare le tariffe, anzi, come nel caso del suolo pubblico per edicole e locali sono state ridotte del 15% rispetto al 2016. D’altra parte, non possiamo non rilevare che al momento dallo Stato centrale non sono arrivate le risorse a compensazione delle agevolazioni che il Governo ha disposto per alcune categorie su Imu e suolo pubblico, che sicuramente rappresenteranno un minore introito per l’Amministrazione. Riteniamo inoltre che in questo momento i Comuni avrebbero bisogno di pompare più investimenti di quelli di cui sono capaci con le proprie risorse per far fronte alla crisi. Invece ci troviamo per il terzo anno consecutivo a fare investimenti per scuole e strade senza che lo Stato consenta ai Comuni di sbloccare gli avanzi vincolati, che per Grosseto superano abbondantemente gli 8 milioni di euro e che sarebbero una vitale risposta all’economia territoriale. Così come sarebbe anche importante che venissero ridotte le percentuali di accantonamento a garanzia dei crediti dell’Amministrazione comunale, che nel 2021 ammontano a più di 7 milioni di euro e che, se utilizzabili almeno in parte per questo anno, rappresenterebbero una boccata d’ossigeno per la città”.