PIOMBINO – Ammonta a 11 milioni e 652mila euro la stima del costo complessivo del progetto di bonifica del sito che ospiterà Città Futura, varato dalla Giunta nella sua ultima seduta. Le scorie siderurgiche che oggi occupano gran parte di quell’area saranno rimosse così come i contaminanti. Non sarà necessario rendere il materiale trattato conforme ai test di cessione poiché le prove su grande scala del soil washing hanno dato esito negativo. Infine, si procederà alla messa in sicurezza permanente che consentirà di destinare l’area ad un complesso intervento di riqualificazione urbanistica per restituire la zona alla fruizione pubblica.
“Parte oggi un altro tassello fondamentale dell’amplissima azione di bonifica del Sin di Piombino – commenta il sindaco Francesco Ferrari -. Un progetto atteso da anni, che questa Amministrazione ha avuto il merito di far ripartire. Si tratta di una bonifica permanente che permetterà, poi, di restituire quell’area alla città: la stessa filosofia che abbiamo utilizzato nello stilare il Patto per Piombino, che mira anche a smantellare le zone ex siderurgiche per destinarle definitivamente ai cittadini”.
Città Futura è un sito con un’estensione totale di circa 17 ettari, metà del quale adibita per anni alla lavorazione delle scorie dei convertitori provenienti dalla acciaieria, mentre l’altra metà è stata sede di capannoni e impianti. L’area, che è quasi completamente di proprietà del Comune, ricade all’interno del perimetro del Sito di interesse nazionale di Piombino, ed è stato oggetto di un complesso iter tecnico e amministrativo.
“Si tratta di lavoro complesso, lungo, dispendioso sia in termini di energie per il Comune sia di risorse economiche ma che era atteso da troppo tempo – spiega Carla Bezzini, assessore all’Ambiente -. Dopo Poggio ai Venti, questo è il secondo passo importante nel mantenere gli impegni assunti con la città sulle bonifiche di nostra competenza. Confidiamo di portare a termine i lavori nei prossimi tre anni e di concludere finalmente una vicenda ventennale, affollata di infiniti passaggi, contraddizioni, inadempienze e ritardi intollerabili”.
Questa, che è la seconda variante al progetto definitivo approvata in linea tecnica dalla Giunta, sarà inviata al Ministero dell’Ambiente, competente in tema di bonifiche all’interno del Sin, che provvederà alla valutazione necessaria per l’approvazione con eventuali prescrizioni: acquisite le prescrizioni meritevoli, si passerà alla definizione del progetto esecutivo.