GROSSETO – “I manifesti della campagna “Essere donna” hanno uno scopo preciso: quello di far emergere e imporre alla riflessione un dato che troppo spesso sembra sfuggire e cioè che l’impalcatura sociale si regge su un solo fondamento: le donne e il loro lavoro, dato per scontato, non retribuito, non valorizzato, ma che di fatto è l’architrave che tiene in piede l’intera struttura sociale”. Lo scrivono Rosalia Di Falco, presidente della Commissione Pari opportunità, e Carla Bezzini, assessore alle Pari opportunità a Piombino.
“In questo senso – aggiungono – abbiamo cercato di individuare nel tessuto locale quelle figure di donne “eroine” del quotidiano che si barcamenano tra lavoro, famiglia e interessi personali. Cercare di evidenziare i punti di quella traccia straordinaria di lavori che rendono possibile la vita sociale: i lavori delle donne, tutti i lavori che – sia per motivi storici i culturali sia per un welfare sempre più assente – vengono attribuiti da sempre alle donne”.
“Perché parlare solo di donne importanti, di donne che ce l’hanno fatta ad emergere e a far valere Il proprio talento, oggi rischia di essere riduttivo – spiegano – Nel sottobosco di questi talenti che ancora fanno notizia perché “eccezioni” c’è una quotidianità sommersa in cui il lavoro femminile è costretto ad una coniugazione quotidiana faticosa e non riconosciuta con obblighi, stereotipi e limitazioni. Il tentativo è quello di entrare nella materialità della vita quotidiana, lanciare uno sguardo trasversale sulle disuguaglianze di genere che attraversano gli spazi che abitiamo, nelle mura domestiche più che nelle accademie, nel lavoro salariato o della piccola imprenditoria. Ed evidenziare, con volti sorridenti, quanto l’arcobaleno femminile è, nonostante tutte le paure e le costrizioni, luminoso e forte”.
“Queste immagini – concludono Di Falco e Bezzini – vogliono essere un primo contributo alla riflessione: approfondiremo l’analisi ed estenderemo la dimensione del progetto. Il mondo femminile è ampio e variegato: un mondo potente che ancora oggi nel 2021 necessita di emergere”.