FOLLONICA – Condividere le buone pratiche e raccogliere stimoli dal confronto con i comuni di tutta Italia riuscendo anche ad accrescere la visibilità dei propri progetti: con queste motivazioni la Città di Follonica ha aderito alla “Rete dei Comuni Sostenibili”, deliberata recentemente dalla Giunta comunale.
La Rete dei Comuni Sostenibili è una realtà (promossa da Ali Autonomie Locali Italiane, associazione Città del Bio e società di servizi Leganet), che unisce amministrazioni locali impegnate sui temi della sostenibilità e mette a disposizione degli aderenti opportunità, relazioni e strumenti creando un circolo virtuoso del “sapere” a vantaggio di tutti.
“Lavoriamo allo sviluppo di un modello di città maggiormente sostenibile – dichiarano il sindaco Andrea Benini e l’assessora Mirjam Giorgieri con delega alle politiche per la sostenibilità – da quando ci siamo insediati. L’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili è stata quindi un atto naturale che va nella direzione di rafforzare anche la struttura interna del comune di Follonica; la Rete, infatti, fornirà servizi di formazione del personale comunale e supporto amministrativo agli uffici tecnici per i progetti dedicati all’efficientamento energetico e alla tutela ambientale. L’obiettivo è quello di riuscire ad intercettare le risorse rese disponibili dal Recovery Fund per poter sviluppare concrete progettualità sulla nostra città”.
“Far parte della Rete ci permetterà di condividere buone pratiche, dotarci di un piano d’azione per il comune sostenibile e misurarci con gli obiettivi dell’Agenda 2030 rendendo coerente l’azione amministrativa locale con i principi di sviluppo sostenibile promulgati dall’Onu”.
Il progetto della Rete, primo a livello europeo, favorirà il percorso di avvicinamento delle politiche locali agli obiettivi dell’Agenda 2030, promuovendo anche scuole di formazione per la struttura comunale e gli amministratori locali.
Per raggiungere questi obiettivi, la Rete si prefigge principalmente tre compiti:
– misurare, tramite indicatori affidabili e aggiornati, l’effetto delle politiche di governo locale sugli ambiti considerati dal Bes (Benessere Equo e Sostenibile) e dall’Agenda 2030;
– stimolare la redazione di “Piani di azione per il Comune sostenibile”, con lo scopo di migliorare gli indicatori, così come la qualità della vita e dell’ambiente, dell’ente locale di riferimento;
– accompagnare i Comuni e le Unioni di Comuni nella partecipazione a bandi europei, statali o regionali relativi alle politiche della sostenibilità, anche in vista dell’attuazione delle linee di intervento definite dall’Unione europea.
Aderendo alla Rete, i Comuni accettano dunque di essere misurati annualmente sulla base del set di indicatori predisposti dalla Rete, in modo da guadagnare la denominazione di “Comune sostenibile”.