Avete presente quelle persone tirchie, spilorce, taccagne, avare, attaccate al poco o tanto che hanno? Persone avide, che tanto sono attaccate alle cose quanto sono incapaci di voler bene agli altri, proprio perché troppo legate ai beni che possiedono. Lungi da me fare un pippone moralistico…semplicemente è per richiamare un modo di dire che si sente (o si sentiva) in Maremma.
Quando c’era da (s)parlare di qualcuno che aveva il vizio della taccagneria, ricordo bene i vecchi che se ne uscivano con questa espressione: “Pidocchio rifatto!, dove in quel “pidocchio” incidevano con la voce, come a sottolineare anche col suono il fastidio e l’antipatia per chi, appunto, era talmente tirchio da apparire l’esatto opposto: pidocchio. Anzi, pidocchio rifatto! “Eh sa, un ti scuce cento lire nemmeno a pagagliele te, quel pidocchio rifatto!”
Ecco, se conoscete qualcuno così, potete anche dirgli, scherzosamente: “ma che c’hai i serpi in tasca?”, per sottolineare che prima di mettere mano al portafogli ci rimuginano sai quanto…al punto che viene il sospetto che nelle tasche abbiano serpenti velenosi.