GROSSETO – «Anche se avessimo la possibilità di rimettere indietro le lancette del tempo, difficilmente ci troveremmo davanti ad un’operazione così sfrontata da parte di un’Associazione di Categoria; neppure al tempo in cui le associazioni erano considerate “cinghia di trasmissione” dei partiti politici. Ci provò una trentina di anni fa la Confcommercio ma non gli andò troppo bene visto che persero le elezioni e siamo convinti che stessa sorte potrebbe toccare questa volta alla Confartigianato» a parlare è Grosseto in Azione.
«Non vogliamo fare considerazioni sulla candidatura di Viola Lamioni, figlia del presidente Giovanni Lamioni, perché ogni candidatura ha la sua dignità e deve essere incoraggiata, specialmente della scesa in campo politico della stessa Confartigianato, scelta che stona con le regole democratiche, ancorché non scritte, che non prevedono certe manovre dirette per una rappresentanza sia datoriale che sindacale».
«Riteniamo che un’associazione non dovrebbe mai rappresentare alcuna tendenza politica, tantomeno trovando giustificazione nell’alibi di una decisione presa all’unanimità dal proprio organismo. Le tendenze politiche è possibile e naturale che si manifestino, ma strettamente a titolo personale» prosegue la nota.
«Allo stesso modo non condividiamo il giudizio sulla Giunta Vivarelli Colonna che ha bombardato quotidianamente i cittadini con una vuota e assillante comunicazione a tutti i livelli, in una sorta di campagna elettorale perpetua, ma che non ci pare abbia brillato per visione politica. Azione lavorerà e sarà presente alle prossime elezioni comunali di Grosseto per cambiare questa maggioranza uscente, dando il suo contributo ai programmi e alla scelta delle donne e degli uomini che dovranno metterli in pratica».