MANCIANO – Spartaco Lavagnini, ferroviere, sindacalista, giornalista, comunista, fu assassinato a Firenze da una squadraccia fascista comandata da Dino Perrone Compagni il 27 febbraio 1921, cento anni fa. Il comune e le associazioni antifasciste di Firenze commemorano la ricorrenza con importanti e significative iniziative, tra le quali la presentazione di un libro che finalmente ne ricostruisce in maniera organica la vicenda umana e politica. Opera certamente facilitata dal meticoloso lavoro di raccolta di informazioni e documenti compiuto anni fa dal nipote di Spartaco (figlio della sorella minore), Pier Vittorio Orlandini, che abita a Grosseto.
Spartaco Lavagnini era nato nel 1889 a Cortona (in provincia di Arezzo), il padre Vittorio, medico condotto, era originario di Scansano, e insegnava quell’anno Scienze naturali nell’istituto agrario della Fattoria delle Capezzine. Spartaco, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere ad Arezzo, fu assunto dalle ferrovie nel 1907. Aderì alla Confederazione Generale del Lavoro e, dopo essersi trasferito a Firenze nel 1910, iniziò la sua attività sindacale e politica. Nel 1914 fu eletto nel Comitato esecutivo della Federazione fiorentina del Partito Socialista, tra il 1917 e il 1918 diresse il settimanale socialista «La Difesa» e nel 1920 fu eletto Segretario regionale toscano del Sindacato ferrovieri. Nel 1921 aderì al PCdI e fondò il settimanale «L’Azione comunista». Fu assassinato nel corso di un’irruzione fascista nella sede del Partito e del Sindacato in via Taddea, nella zona di San Lorenzo, con quattro colpi di pistola sparati a bruciapelo alla testa mentre era al suo tavolo di lavoro. Con il suo omicidio si avviò il processo di fascistizzazione della Toscana che, in pochi mesi, con il sostegno degli agrari e delle forze dell’ordine, impose il proprio dominio di terrore in tutta la regione.
Fu il primo dirigente del PCdI toscano appena formato ad essere assassinato dai fascisti: al suo nome furono dedicate la Brigata garibaldina operante tra l’Amiata e la Val d’Orcia, comandata da Fortunato Avanzati (Viro), e, dopo la Liberazione, la rinata sezione mancianese del PCI.
A Spartaco Lavagnini l’Anpi di Manciano dedica la giornata del tesseramento organizzata per il 27 febbraio in occasione della quale verranno predisposte tre postazioni in via Torta (rispettivamente ai numeri 22, 23 e 25), dalle ore 16.00 alle ore 18.00 di sabato 27 febbraio. Si potrà rinnovare l’iscrizione all’Associazione – per chi vuole farlo sono già disponibili le tessere 2021 – e firmare la Proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista (G.U. serie generale n. 260 del 20/10/2020) promossa dal Comune di Sant’Anna di Stazzema. Il consigliere comunale di Sinistra mancianese Antonio Camillo garantirà, con la sua presenza, l’assoluta correttezza formale della raccolta, su moduli opportunamente vidimati. Il tesseramento e la raccolta delle firme si svolgeranno nel rispetto della normativa Covid: non più di due persone per locazione, mascherine, igienizzante per le mani, rispetto delle distanze e divieto di assembramenti.