GROSSETO – Anche Draghi punta sul rilancio degli Its, il secondo pilastro formativo accanto agli studi universitari. 83 studenti su 100 trovano lavoro a un anno dal termine del percorso
Il rilancio del mondo del lavoro e dell’occupazione passa anche dall’alta formazione tecnica, in grado di immettere sul mercato giovani all’altezza delle nuove sfide. È la ricetta di Mario Draghi per portare il mondo dell’istruzione al passo con i tempi e allineare l’offerta formativa alle esigenze della produzione, assegnando risorse agli Istituti tecnici superiori (Its), con l’obiettivo di consolidarli e decuplicarne gli iscritti nel giro di cinque anni. Ad oggi, in Italia sono 107, con 18mila iscritti.
Se questa è la sfida, Grosseto – e più in generale la Toscana – c’è ed è pronta a coglierla. C’è con il suo Its, Eccellenza agroalimentare toscana (Eat), che dal 2015, quando è stato fondato nel capoluogo Maremmano, ha formato 127 tecnici superiori specializzati, ha coinvolto 150 aziende, ha messo in campo oltre 100 docenti provenienti dalle imprese, dalle professioni e dalla consulenza aziendale, dalle università e dalla scuola. Il diplomato Its trova lavoro nel settore in cui si è formato nell’83 per cento dei casi, contro il 58 delle università, grazie all’incrocio tra domanda e offerta, che in questo caso nasce dalla stretta collaborazione con il mondo imprenditoriale, poiché le aziende entrano a pieno titolo nel processo di programmazione degli Its. Sono loro a “chiedere” personale specializzato, per formare il quale mettono a disposizione docenze, visite di studio in aziende eccellenti e tirocini formativi. Nei due anni di corso, infatti, alle 1200 ore di lezione se ne affiancano 800 di stage in azienda, 160 sono dedicate alle visite didattiche, cui si aggiungono esercitazioni pratiche e settimane di stage all’estero. Al termine dei due anni, il Ministero rilascia il diploma di tecnico superiore, equivalente al quinto livello europeo (Eqf).
I percorsi formativi
Due nuovi corsi di Its-Eat partiranno il prossimo ottobre e altrettanti nel 2022, mentre al momento ne sono attivi cinque: “Gastronomo”, per esperti nel marketing e nella gestione dei processi e dei prodotti della filiera; “Whot&Food”, rivolto al marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali, in collaborazione con l’Its-Tab che opera nel settore turistico; “Farmer 4.0”, in corso e rilanciato anche per il biennio 2020-2022, per esperti in agribusiness e nelle più avanzate tecnologie in agricoltura; “Enofood”, per tecnici specializzati in commercializzazione dei prodotti agroalimentari. Its-Eat, peraltro, ha proprie aule, laboratori di agricoltura digitale e la serra indoor nella fattoria di Campiano a Firenze, dove si sta svolgendo il corso Farmer 4.0.
«Tutte le tecnologie saranno acquisite attraverso il progetto Limitless, finanziato dalla Regione Toscana a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale per circa 500mila euro – spiega la direttrice di Its-Eat, Paola Parmeggiani -. A Grosseto, sono in fase di allestimento i laboratori per l’agricoltura digitale la serra indoor e il laboratorio per il marketing digitale dei prodotti agroalimentari, finanziati con il progetto Leopard sostenuto dalla Regione. I laboratori saranno anche a disposizione delle scuole, le università e le aziende del settore, con le quali abbiamo stretto rapporti fin dall’inizio. A Grosseto, in particolare, collaboriamo con l’Istituto Leopoldo II di Lorena per la realizzazione di una sede in cui condividere competenze e laboratori, necessarie per l’alta specializzazione nel settore agroalimentare».
I percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori sono rivolti ai diplomati (fino a 29 anni). Per informazioni visitare il sito http://fondazione-eat.it/, scrivere info@fondazione-eat.it, oppure telefonare ai numeri 0564 1791224 e 333 1328663, dal lunedì al venerdì, con orario 9-13, 15-18. Its Eat è in via Giordania, 227/229 a Grosseto.