CAPALBIO – L’assemblea del Partito Democratico di Capalbio (riunitasi il 22 febbraio in un incontro da remoto) ha avviato una riflessione sulle prossime elezioni amministrative per l’elezione del primo cittadino convocate a seguito della prematura scomparsa del sindaco Settimio Bianciardi.
“Dalla riunione del Pd capalbiese è emersa una posizione unanime: il futuro della comunità deve essere garantito da una visione solida e unitaria sia nelle volontà che nei programmi”, affermano Giacomo Termine, segretario provinciale Pd, e Marco Donati, segretario del circolo Pd Capalbio.
“La prima ipotesi di formare una lista unitaria si è subito arenata – proseguono -. Ma il fatto che più desta preoccupazione è la fuga in avanti prematura e solitaria della lista Adesso Capalbio, che invece di cogliere l’opportunità di costruire un progetto civico innovativo, condiviso con le forze di centro sinistra e movimenti civici, ha deciso di condurre un percorso autonomo ed autoreferenziale candidando a sindaco l’assessore Gianfranco Chelini. Riteniamo che questo sia un grande errore sia nel merito che nel metodo.
Secondo noi è necessario partire dall’area di centrosinistra per ogni ulteriore passaggio teso a dare a Capalbio una rappresentanza ampia nella quale siano presenti i contributi civici. Il Pd resta pertanto aperto a questi apporti, rinnovando l’impegno ad individuare percorsi che siano basati prima di tutto sulla condivisione dei contenuti con tutte le forze con le quali questo sia ragionevolmente possibile, guardando alla lista Vivere Capalbio come primo riferimento.
Il Pd locale ha stabilito dei punti programmatici fondamentali che devono essere presenti nel programma amministrativo sui quali confrontarsi con le altre forze politiche, con spirito civico e pari dignità.
Dopo questo necessario chiarimento, avviamo fiduciosi il lavoro che ci porterà alle prossime amministrative, con serietà e senso di responsabilità”, concludono.