GROSSETO – L’organizzazione del Festival “Non ci resta che ridere” 2020 (XII edizione), in base a quanto previsto dal Decreto Legge, «ha atteso un anno nella speranza di poter mettere in scena gli spettacoli bruscamente sospesi subito dopo la seconda commedia in concorso. A distanza di quasi dodici mesi dal primo lockdown, purtroppo, i teatri non sono riaperti, né è prevista a breve una loro riapertura, pertanto l’organizzazione procederà al rimborso dei biglietti e degli abbonamenti» afferma il direttore artistico Giacomo Moscato.
Chi vorrà, a partire da mercoledì 24 febbraio e fino a lunedì 15 marzo (possibilmente nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì e domenica), potrà recarsi all’edicola “La Pace” di Grosseto, in via della Pace, accanto alla Chiesa del Sacro Cuore, con i biglietti acquistati e ottenere l’immediato rimborso in contanti.
I titoli degli spettacoli per i quali sarà possibile procedere al rimborso saranno i seguenti:
– “Premiata pasticceria Bellavista”
– “Due dozzine di rose scarlatte”
– “47 morto che parla”
– “C’era una volta un pezzo di legno”
– “Francesco e l’infinitamente piccolo”.
Non sarà possibile effettuare il rimborso in assenza del titolo di acquisto (biglietto o abbonamento).
«Naturalmente siamo affranti e dispiaciuti, ma confidiamo in un futuro migliore e in una nuova edizione nella prossima stagione teatrale. Il Teatro è gioia di stare insieme, è condivisione di un’esperienza, è starsi accanto uniti in una stessa emozione, è “avvicinamento sociale”: quando le condizioni lo consentiranno, sarà ancora più bello tornare a vivere tutta la sua meraviglia e il suo incanto fianco a fianco» conclude Moscato.