GROSSETO – Ancora un’altra settimana in zona arancione per la Toscana. È questa la certezza che è arrivata ieri dopo l’analisi dei dati degli ultimi giorni e l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.
Da giorni infatti la nostra Regione registra dati in peggioramento: siamo passati dai circa 400 nuovi casi giornalieri di coronavirus di dieci giorni fa, ai 700 casi della settimana scorsa ai 900 delle ultime ore. Da tre giorni consecutivi infatti la Toscana fa registrare quasi mille nuovi positivi al giorno.
L’analisi dei dati poi ha mostrato come l’Rt, l’indice di trasmissibilità, sia ormai stabilmente sopra quota 1 e come sia arrivate a 1,2, molto vicino alla soglia (1,25) che automaticamente fa “precipitare” la Regione in zona rossa.
Questo significa che la Toscana dopo la seconda settimana in zona arancione (e dopo cinque settimane di zona gialla) rischia seriamente di entrare in zona rossa, una sorta di lockdown alleggerito, ma con molte restrizioni a cominciare dalla chiusura oltre che di bar e ristoranti (come in zona arancione) anche di tutti i negozi che non vendono generi di prima di necessità o attività che non prestano servizi essenziali. Limitazioni che riguardano anche gli spostamenti, vietati anche all’interno del comune di residenza se non per necessità, lavoro e salute.
Rischio concreto ed elevato a meno che non cambi lo scenario a livello nazionale. In queste ore infatti dai governatori delle Regioni stanno arrivando richieste di cambiare alcuni parametri sulle chiusure e di mettere l’Italia in un’unica zona arancione. A preoccupare di più, e la Toscana in questo caso è un esempio calzante, è la diffusione delle cosiddette varianti del virus. Alcune, come quella inglese sarebbe molto più contagiosa, e questo causerebbe l’esplosione di nuovi casi in un tempo molto breve. L’idea che muove la proposta delle Regioni è quella di cercare di contenere subito questa nuova ondata di contagio con l’estensione del blocco dei confini regionali e una grande zona arancione per tutto il Paese.
Se il quadro nazionale mutasse, e questa dovrà essere anche la prima prova vera sull’impostazione del nuovo Governo nella lotta al virus, allora la Toscana potrebbe rimanere in zona arancione anche dopo il 28 febbraio. Se così non fossi invece sarebbe quasi impossibile rimanere “arancioni” e dopo quasi tre mesi la Toscana piomberebbe in zona rossa. Decisivi saranno i prossimi giorni.