MANCIANO – Proseguono le polemiche in merito all’impianto fotovoltaico che potrebbe sorgere nel comune di Manciano.
Giulio Detti nei giorni scorsi aveva detto di aver appreso con stupore «Dell’esistenza di un progetto per la realizzazione del più grande impianto fotovoltaico a terra d’Europa (110 ettari) collocato nel nostro territorio comunale. L’istanza presentata da Iberdrola Renovables Italia S.p.a. presso la Regione Toscana, consiste in un progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra in località Poggio Contino (zona Montauto)».
«Chiediamo al sindaco Mirco Morini e all’assessore all’ambiente Daniela Vignali se l’amministrazione era a conoscenza di tale progetto prima della deposizione dell’istanza in Regione, in quanto non è mai accaduto che una società che si accinge a fare un investimento di 30 milioni di euro non ha prima fatto passaggi preliminari con l’amministrazione locale, e quindi chiediamo se negli ultimi mesi sono intercorsi incontri tra il Sindaco, i suoi collaboratori e i rappresentanti della società proponente».
«Dai canali istituzionali della Regione Toscana, che ha subito garantito la pubblicità dell’istanza presentata, si apprende che la possibilità di presentare osservazioni è circoscritta in un periodo temporale ben definito. Ovviamente ci aspettiamo che il Comune di Manciano, come istituzione direttamente coinvolta, sarà protagonista nella valutazione di un progetto così importante e si faccia da promotore delle istanze del territorio che rappresenta, presentando le dovute osservazioni nei tempi prescritti» per questo Detti ha chiesto un consiglio comunale ad hoc su questo argomento.
«Siamo consapevoli che la Legge Regionale è stata impugnata dal precedente governo, tuttavia al momento la Corte Costituzionale non si è espressa. Pertanto qualsiasi progetto o richiesta di installazione deve attenersi scrupolosamente alle norme, per poter essere approvata». L’assessora regionale all’ambiente e alla difesa del suolo, Monia Monni, commenta così la presentazione da parte della società Iberdrola Renovables Italia spa della richiesta di verifica di assoggettabilità, con cui chiede di installare un impianto fotovoltaico a terra per la produzione di energia elettrica per 62,3 Megawatt di potenza, su una superficie di terreno di 110 ettari situati nel comune di Manciano e che, viste le dimensioni, potrebbe coinvolgere anche il vicino comune di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo.
La richiesta di Iberdrola è stata avviata dagli uffici competenti della Regione il 29 gennaio scorso. «Tuttavia, anche se il procedimento è in corso, il progetto appare in evidente e aperto contrasto con la legge regionale in materia di economia circolare e di installazione di impianti fotovoltaici a terra. Infatti le linee guida regionali sono chiare: nelle aree rurali per gli impianti fotovoltaici a terra è stabilita la potenza massima di 8 MegaWatt, per un’occupazione al suolo di un massimo di 13 ettari. A questo si aggiunge che per tutti gli impianti di potenza superiore ad 1 MegaWatt l’autorizzazione regionale alla costruzione è rilasciata previa intesa con il Comune o i Comuni interessati dalla localizzazione dall’impianto».
«La sostenibilità ambientale – conclude l’assessora Monni – passa anche dal consumo di suolo. Soluzioni come quella di Iberdrola certamente assicurano alti livelli energetici, ma a spese di grandi porzioni di suolo, in questo caso 110 ettari, coinvolgendo due comuni in due regioni diverse. La Regione Toscana è da anni impegnata per garantire un pieno sviluppo delle energie rinnovabili, compreso il fotovoltaico, ma abbiamo più volte fornito indicazioni affinché ci si concentri nello sfruttare i tetti dei fabbricati e dei capannoni, che costituiscono superfici importanti non ancora utilizzate a scopo energetico».
«Il progetto presentato da Iberdrola non mi pare compatibile con la legge regionale in materia di installazione di impianti fotovoltaici a terra e, aggiungo, avrebbe un impatto pesante in un contesto di grande valore paesaggistico e in una zona turisticamente conosciuta e frequentata» commenta la consigliera regionale Donatella Spadi.
«Ha fatto bene l’assessora regionale Monia Monni ha sottolineare il contrasto con la normativa regionale – spiega la consigliera del Partito Democratico – le linee guida regionali prevedono per gli impianti fotovoltaici nelle aree rurali un limite di potenza di 8 MegaWatt e di occupazione di suolo di 13 ettari, nonché l’intesa con il Comune interessato dalla localizzazione dall’impianto. Qui stiamo parlando di un impianto di 62,3 megawatt e 110 ettari»
«Io credo che le energie rinnovabili rappresentino il futuro e che nei prossimi anni dovremmo investire molto nel campo della green economy. Questo, però, non può avvenire senza un’adeguata regolamentazione – conclude Donatella Spadi -. Progetti come quello di Iberdrola assicurano alti livelli energetici ma a spese di grandi porzioni di suolo e in un contesto paesaggistico da salvaguardare. La Toscana, invece, sta portando avanti una politica lungimirante contro il consumo di suolo, previlegiando per l’installazione di impianti fotovoltaici lo sfruttamento dei tetti di fabbricati, capannoni ed edifici esistenti».
«Siamo pienamente soddisfatti dal pensiero espresso dall’assessore all’Ambiente e alla Difesa del suolo della Regione Toscana Monia Monni e non intendiamo fare passi senza una pianificazione concertata e condivisa con l’ente Regionale». Queste le parole del sindaco di Manciano Mirco Morini sulla presentazione da parte della società Iberdrola Renovables Italia spa della richiesta di verifica di assoggettabilità, con cui chiede di installare un impianto fotovoltaico a terra per la produzione di energia elettrica per 62,3 Megawatt di potenza, su una superficie di terreno di 110 ettari situati nel comune di Manciano e che, viste le dimensioni, potrebbe coinvolgere anche il vicino comune di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo.
«Apprezziamo – afferma ancora il sindaco Morini – la presa di posizione della Ragione, rispetto al procedimento avviato presso gli uffici regionali competenti. Siamo stati da sempre attenti alla salvaguardia del nostro patrimonio ambientale, indiscutibile per lo sviluppo del nostro straordinario territorio attraverso la sostenibilità dell’ambiente: è in questa direzione che vogliamo continuare a lavorare. Gli allarmismi di questi giorni, come molte volte accade, non hanno alcun fondamento. Questo è un percorso che nasce da molto lontano e non è nato di certo durante la nostra amministrazione. Tuttavia, metteremo in campo tutte le azioni necessarie, per quanto di nostra competenza, atte alla salvaguardia del nostro territorio».
«Coinvolgere i territori con la presenza di fonti rinnovabili è un grande obiettivo che ogni amministrazione deve raggiungere – afferma Daniela Vignali, assessore all’Ambiente del Comune di Manciano – ma esse devono essere sempre subordinate alla sostenibilità ambientale. Il suolo deve essere tutelato e rispettato. Sono concorde con quanto affermato dall’assessore regionale Monni, con la quale ho avuto un proficuo scambio telefonico, trovandomi subito in sintonia sulla delicata questione. Il mio pensiero è quello di privilegiare lo sfruttamento dei tetti dei fabbricati e dei capannoni, che costituiscono superfici importanti non ancora utilizzate a scopo energetico. Con l’assessore Monni ci siamo ripromesse di risentirci per un incontro, appena possibile, per seguire passo passo questa delicata tematica ambientale che coinvolge da vicino il nostro comune».