GROSSETO – “A pochi giorni dalla partenza delle vaccinazioni anti Covid riservate agli over 80 pare che, purtroppo, vi siano ancora diversi ed importanti punti interrogativi riguardo alle effettive modalità operative dei medici di famiglia, chiamati a svolgere questa importante incombenza”.
Lo affermano il vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale Andrea Ulmi e la capogruppo della Lega Elisa Montemagni. “A lanciare l’allarme – dichiara Ulmi – diversi medici toscani che si sono rivolti a me in qualità di vicepresidente della commissione, e che pongono seri punti interrogativi ai quali sembra che la Regione non abbia, ad oggi, risposto in modo esauriente e convincente.” Il problema riguarda anche la difficoltà a dare risposte agli anziani. “Già nelle scorse ore- precisano gli esponenti della Lega- diversi anziani hanno contattato il loro medico personale, ma i professionisti non sono in grado di dare risposte certe. Ci chiediamo se le vaccinazioni dovranno avvenire negli stessi studi, alcuni non sono sufficientemente idonei ad ospitare le persone”.
Ulmi evidenzia anche i dubbi che mantiene dopo l’intervento in aula dell’assessore alla Sanità Simone Bezzini. “L’assessore – afferma Ulmi- ha confermato che agli ultra ottantenni i medici di famiglia inietteranno il vaccino Pfizer. Questo mi lascia molti dubbi dovuti alle necessità di conservazione di questo vaccino che deve essere conservato a -80 gradi, ma soprattutto che può stare solo per poche ore fuori dagli appositi frigoriferi”.
“Inoltre – conclude Ulmi- visto lunedì dovrebbero partire le vaccinazioni, se si riuscisse a farlo nei tempi stabiliti è difficile che queste avvengano con la fluidità e la regolarità necessaria per una campagna vaccinale di questa portata che, così come organizzata, avvertendo all’ultimo i medici, sembra sia stata allestita in maniera decisamente ‘raffazzonata’”.