GROSSETO – Senza innovazione difficilmente si può pensare ad un’economia capace di crescere. E’ un ingrediente essenziale per tornare o confermarsi competitivi. E così la Regione continua ad investire in ricerca e sviluppo. E’ da poco stata pubblicata la graduatoria dei due bandi 2020 – 292 progetti di partenariato ammessi, 1010 imprese coinvolte (piccole, medie e grandi), più di 133 milioni di euro di contributi richiesti a fronte di oltre 341 milioni di investimenti – e sono già usciti anche i due decreti che finanziano con 36 milioni i primi progetti: sessantuno, quelli con il punteggio più alto, per 255 aziende che vi partecipano. Si dividono tra imprese che lavorano nel settore delle chimica e delle nanotecnologie, dell’information technology e delle fotonica o parte di quell’insieme più ampio e trasversale che lavora alla cosiddetta ‘fabbrica intelligente’.
“Stiamo vivendo un periodo di grande difficoltà: è innegabile – spiega l’assessore alle attività produttive, Leonardo Marras – . La crisi scaturita dalla pandemia ha colpito pesante anche in Toscana. Ma non dobbiamo perdere di vista la sfida del cambiamento che abbiamo davanti e per favorire il riposizionamento della nostra economia dobbiamo mettere insieme i centri di ricerca e le imprese e sostenere l’innovazione, in modo da programmare quello che dovrà essere fatto nei prossimi anni. Questi due bandi vanno in tale direzione”.
Del primo dei due bandi sono stati undici in particolare i progetti finanziati su 46 ammessi, con contributi da erogare in cinque anni che saranno pari a 10 milioni e quasi 435 mila euro, mentre cinquanta del secondo bando (246 gli ammessi) potranno essere da subito sostenuti grazie a 25 milioni e 604 mila euro già disponibili, sempre in cinque anni. In tutti e due i casi le risorse impegnate dalla Regione saranno erogate dalla società Sviluppo Toscana. Gli altri progetti, in tutto 231 (755 le aziende interessate), rimarranno in graduatoria e potranno essere finanziati via via che ci saranno nuove risorse a disposizione.
Su 1010 imprese che hanno deciso di partecipare ai bandi ed hanno visto giudicate positivamente le loro idee di ricerca e sviluppo, la parte del leone la fanno sicuramente i territori di Firenze e Pisa, per numerosità e rilevanza dei progetti. Raccolgono infatti oltre la metà delle risorse. A seguire c’è la provincia di Arezzo e quindi Lucca e Siena, che tutte insieme valgono gli investimenti che si concentrano nel territorio pisano. Grosseto, terra di turismo e sviluppo rurale, chiude la classifica.