GROSSETO – Al Parco della Rimembranza, sulle Mura Medicee di Grosseto, commemorazione organizzata da Fratelli d’Italia in ricordo di tutti i martiri italiani, che furono catturati, torturati e successivamente gettati vivi a fine Secondo conflitto mondiale nelle foibe, le cavità carsiche dalmato-giuliane, da parte dei partigiani comunisti del maresciallo Tito.
“Anche oggi, siamo qui in questo luogo rappresentato dal monumento al milite ignoto della nostra città – dicono Fabrizio Rossi, Bruno Ceccherini e Luca Minucci, rispettivamente coordinatore regionale, responsabile provinciale e assessore comunale di Fratelli d’Italia – in questa importante e significativa commemorazione, in ricordo dei tanti esuli italiani massacrati nella ex Jugoslavia a fine guerra”.
“Oggi – commentano gli esponenti di Fratelli d’Italia – siamo qui per il Giorno del Ricordo, una data istituita nel 2004, dopo oltre cinquant’anni dalle atroci violenze subite dagli italiani nelle Foibe istriane, sventolando il solo tricolore, la bandiera simbolo dell’unità della nostra Patria”.
“Vogliamo ricordare, – commentano Rossi, Ceccherini e Minucci – il dramma che ha coinvolto cittadini italiani, e sottolineiamo italiani, e non fascisti come alcuni avrebbero cercato in questi anni di far credere, che vennero prima arrestati e poi gettati vivi così da essere barbaramente eliminati, non tanto sulla base di responsabilità personali, ma quanto per il solo fatto di essere italiani”.
“Nonostante il silenzio durato per molti decenni su questi terribili atti, – concludono Fabrizio Rossi, Bruno Ceccherini e Luca Minucci – e le varie manipolazioni storiografiche fatte nel passato, tese a omettere gli orrori commessi dai partigiani comunisti slavi contro i cittadini italiani, finalmente dal 2004 hanno avuto termine. Così anche il Giorno del Ricordo ha una data nazionale su cui tutti siamo chiamati a riflettere perché questo non più accada”.