GROSSETO – «Nuovi, più igienici, accattivanti, colorati, variopinti, perfino belli» così Fare Grosseto descrive i nuovi cassonetti dell’immondizia. «Hanno, però, due controindicazioni: una per la collettività, l’altra per il cittadino. La loro successione, raffinatasi la ripartizione dell’immondizia, occupa più spazio della precedente. Si riducono così i parcheggi a disposizione della cittadinanza. Uno dei tanti esempi è quello del parcheggio in via Monte Labro. Alcuni stalli non sono più fruibili».
«Il cittadino, invece, inavvertito, ha scoperto che per usarli occorre munirsi di una tessera. Ovviamente, anziché riceverla direttamente, deve procurarsela in giorni e orari stabiliti. Il suo uso, almeno sinora, non rivela alcun vantaggio. Se non quello, strettamente meccanico, legato alla loro apertura. Il deposito della spazzatura, gesto facile e semplice, è stato reso più complesso».
Fare Grosseto si rammarica: «Un’iniziativa qualificante appannata dalla mancata valutazione dei suoi effetti complessivi. Fare Grosseto ricorda che i cittadini sono i destinatari dell’operosità dell’amministrazione. La invita, dunque, a informarli preventivamente delle novità che concretamente incidono sulla loro quotidianità. A sollevarli da incombenze dirette, altrimenti risolvibili. Piccole attenzioni che valorizzano l’essere cittadino».