GROSSETO – Il Tribunale amministrativo regionale della Toscana non risolve la vicenda della presidenza Coeso. Sul ricorso presentato dal comune di Grosseto il Tar non si è espresso riconoscendo che l’accordo nato tra i comuni alla nascita della super società della salute è un accordo politico.
«Il Tar, cui il Comune di Grosseto ha fatto ricorso sulla presidenza Coeso, riconosce la presenza di un accordo politico e di alta amministrazione tra sindaci, ma – proprio perché si tratta di un accordo politico – non può esprimersi sulla sua eseguibilità. Sta quindi alle persone che hanno firmato farsi un esame di coscienza e rispettare i patti presi. Responsabilità politica, così si chiama e così certifica il Tar: ed è quello per cui mi sto battendo da ormai un anno».
«Nel 2018 i sindaci del Coeso hanno firmato un accordo, accordo che prevedeva la designazione da parte del Comune di Grosseto del presidente per il biennio 2020-2021: ciò è avvenuto, ma i sindaci del centrosinistra si sono rimangiati la parola, anzi la firma data, e in assemblea hanno bocciato il mio nome come guida del Coeso. Intanto – a causa di questa scelta scellerata – il 2020 è passato e, in un momento di crisi sanitaria ed economica, il soggetto che si occupa di servizio socio-sanitario in tutta la provincia non ha ancora un presidente».
«Da mesi mi sto battendo, “con le buone e con le cattive” maniere, perché i patti siano rispettati: un capriccio politico del centrosinistra non può bastare a creare una situazione di stallo così pesante e dannosa per Grosseto e per tutti gli altri Comuni che si affidano al Coeso. Tra l’altro, a livello regionale, ormai è nota ed è anche stata smascherata dallo stesso centrosinistra l’inadeguatezza dell’organizzazione della sanità locale attraverso i distretti sanitari: è di recente approvazione in Consiglio regionale una mozione dello stesso Pd, appoggiata ovviamente da tutto lo scenario politico, che chiede una netta riorganizzazione di tutto il sistema, dimostratosi in questi anni catastrofico e fallimentare».
«Il caso di Grosseto è emblematico, perché il centrosinistra ha dimostrato di non avere un senso di responsabilità politica tale da garantire continuità al Coeso mettendo al primo posto la corsa alle poltrone invece che una comunità ferita da un’emergenza sanitaria globale. Non smetterò mai di dirlo!
Gli accordi di alta amministrazione per il centrosinistra non hanno valore, ne prendiamo atto e ne terremo conto in tutti gli ambiti dell’amministrazione della cosa comune».