GROSSETO – “Il Paese viene prima di tutto, anche dei vantaggi personali e di partito. Le parole di Matteo Salvini sono chiare e nette e dimostrano che la Lega ha a cuore le sorti dell’Italia e degli italiani”.
Così il commissario della Lega Toscana-Salvini Premier, l’onorevole Mario Lolini, ed il segretario provinciale di Grosseto e consigliere regionale Andrea Ulmi, commentano l’esito del primo giro di consultazioni che ha visto la delegazione del Carroccio incontrare il premier incaricato Mario Draghi.
“Tutti noi siamo chiamati ad un grande atto di responsabilità – affermano Lolini e Ulmi -. Quando diciamo noi intendiamo i parlamentari, i consiglieri regionali, gli amministratori, i dirigenti del partito, i militanti e i simpatizzanti. Sarebbe stato facile per noi dire di no, starsene all’opposizione e continuare ad evocare le elezioni. Il momento è però drammatico e ci troviamo di fronte ad una crisi che è sanitaria, economica e sociale in cui il bene dell’Italia, il lavoro, la salute, la sicurezza, vengono prima dei nostri interessi di parte ed è giusto che, se ci saranno le condizioni per decidere il nostro futuro immediato, ma anche quello dei nostri figli, la Lega, prima forza politica in Italia, ne sia protagonista attiva e non oppositrice passiva”.
Lolini e Ulmi annunciano che nei prossimi giorni ci sarà una mobilitazione di tutti gli eletti e dei dirigenti del partito in Toscana. “La gran parte dei nostri militanti sostengono il nostro leader – affermano – pur sapendo che un eventuale Governo sorretto da forze che, solo fino a poche ore fa, ponevano come condizione di partecipazione all’esecutivo che noi non ne fossimo parte non è facile da accettare, se non nell’interesse dei cittadini e del Paese. La Lega è però una grande forza che sta sui territori, che li ascolta, che sente le attività produttive, che cerca di risolvere i loro problemi e che si assume le responsabilità nel nome dei cittadini”.
“Il nostro motto è ‘Prima gli Italiani’, ne siamo fieri e coerenti, anche se questo ci può costare molto in termini politici, di partito e personali – concludono -. Per questo inizieremo una campagna sezione per sezione, tra la gente, con i nostri eletti, i nostri dirigenti ed i nostri militanti per spiegare perché è giusto dare la nostra piena disponibilità a Mario Draghi, come ha fatto Matteo Salvini, senza opporre veti nei confronti delle altre forze politiche, ragionando solo di obiettivi da raggiungere”.