CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Con la legge di conversione dei vari decreti ristori sono state introdotte novità che riguardano i suoli pubblici per le attività di ristorazione e del commercio su aree pubbliche al fine di favorire la ripresa delle attività commerciali e turistiche. Nello specifico è stato stabilito che per i titolari di concessioni o di autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico l’esonero dal pagamento del canone unico riferito all’occupazione aree pubbliche, dal 1° gennaio al 31 marzo 2021.
In attesa della definizione di ulteriori provvedimenti per il periodo successivo, la Giunta della cittadina balneare nel prendere atto delle novità, ha definito anche la proroga per le occupazioni di suolo pubblico temporanee già concesse in ampliamento gratuito nel 2020. Pertanto, fino a tale data, senza ulteriore richiesta, è consentita l’occupazione degli spazi in ampliamento.
«La volontà dell’amministrazione comunale – dicono il sindaco Giancarlo Farnetani e l’assessore al turismo e commercio Susanna Lorenzini – è quella di favorire tutte le attività di pubblico esercizio e le imprese che effettuano il commercio su aree pubbliche, permettendo così agli avventori di consumare all’aperto e in sicurezza, sempre nel rispetto dei protocolli in essere per ciascuna attività produttiva».
«Questa – aggiunge il primo cittadino – è una delle molte soluzioni che l’amministrazione comunale ha adottato per facilitare la ripresa delle attività commerciali, messe in grave difficoltà dalla pandemia e dai vari lockdown che ancora, almeno nel breve periodo, non ci consentiranno di tornare ad una vita normale».
«Continuiamo a supportare tutte quelle attività – conclude Farnetani – che nel rispetto delle norme previste dalle varie classificazioni della regione, possono rimanere aperte e fare servizio al tavolo con il preciso obiettivo di permettere a gestori e clienti di trovarsi sempre in condizioni di sicurezza, rispettando le misure di contenimento dei contagi».
L’esonero si applica alle diverse tipologie di esercizi: ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi come bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari e al commercio su aree pubbliche.
La Giunta ha allo studio ulteriori provvedimenti che entreranno in vigore dalla scadenza prevista dalla legge e a seguito di un piano di ripresa che verrà definito entro tale data.