FOLLONICA – “Nell’ultimo consiglio comunale si è opportunamente deliberato di ricompattare i posteggi al mercato del venerdì per renderlo più fruibile alla clientela e più proficuo per gli operatori ad oggi collocati nelle quattro file più disagiate a ridosso della Gora delle Ferriere. Questo perché gli spazi vuoti, che si sono creati nel corso del tempo, penalizzano pesantemente coloro che hanno il banco isolato e lontano dalla zona centrale del mercato e, ovviamente, più frequentata dai clienti”, scrive, in una nota, il consigliere d’opposizione Massimo Di Giacinto.
“Non ho avuto dubbi sull’opportunità di votare a favore – prosegue – anche perché, oltre che logico, è da anni una richiesta unitaria delle due associazione di categoria Anva-Confesercenti e Fiva-Confcommercio che sinora non aveva avuto riscontro da parte dell’amministrazione comunale.
Aggiungo che l’organizzazione del mercato settimanale deve essere ulteriormente migliorata anche per quanto riguarda la possibilità di raggiungere agevolmente i singoli banchi denominando i vialetti, prevedendo percorsi con opportune segnalazioni a terra (a esempio percorsi colorati), perché così com’è adesso organizzato è davvero difficile orientarsi.
Inoltre sarebbe necessario pensare anche a una migliore soluzione per la pavimentazione che crea non pochi problemi agli ambulanti nel posizionare i loro banchi di esposizione e vendita oltre che causare disagi ai mercatai costretti a muoversi su una pavimentazione non adatta per quel luogo di lavoro e anche pericolosa tanto per loro quanto per i clienti.
Infine ritengo che sia da proporre e concertare con gli operatori e le loro associazioni la possibilità, nel periodo estivo, di un diverso orario del mercato auspicandone lo svolgimento dal tardo pomeriggio sino alle ore serali.
Questa proposta è utile, a mio avviso, a trasformare il solito mercato del venerdì in un vero e proprio “evento” per incrementare il giro d’affari, attrarre sempre più commercianti ambulanti e offrire la possibilità ai follonichesi, ai potenziali clienti del comprensorio, turisti e residenti, di vivere il mercato in modo diverso facendo così una vera e propria operazione di marketing a costo zero per il comune”, conclude.