GROSSETO – A giugno si voterà in 5 comuni della provincia di Grosseto. Ad essere chiamati alla urne, gli elettori maremmani di Grosseto, Orbetello, Castiglione della Pescaia, Scansano e Roccalbegna.
Ancora non si conosce la data del voto, ma in quasi tutti i comuni le forze politiche sono a lavoro per definire candidature e liste. Vediamo insieme a che punto siamo e come le maggiori forze in campo, centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle si stanno muovendo in vista dell’appuntamento elettorale di primavera.
Grosseto
Nel comune più importante, il capoluogo, si ricandida il sindaco uscente Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Civico e sostenuto dal centrodestra classico (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia), il sindaco tenta la scalata al secondo mandato anche con il sostegno della sua lista, trasformata quest’anno anche in associazione; sabato prossimo infatti sarà proprio il sindaco ha inaugura la sua sede, aprendo di fatto una lunga campagna elettorale, per ora in solitaria. Al momento infatti non ci sono candidati in campo che possano rappresentare una minaccia per Vivarelli Colonna. L’unico altro candidato sindaco a Grosseto è un suo omonimo: si chiama Carlo Vivarelli e si presenta per il Partito Indipendentista Toscano. Ci sarà anche un candidato “comunista” legato al Pci, che pochi giorni fa, in occasione del centenario del partito comunista italiano, ha annunciato la propria partecipazione alla competizione elettorale grossetana. Infine c’è l’alleanza “giallo rossa” in stile “Giuseppi”. Stiamo parlando della coalizione ancora in divenire tra Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Azione e altre forze di sinistra come Sinistra civica ecologista (la forza che alle regionali aveva appoggiato la candidatura di Eugenio Giani), Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista e anche qualche altra anima meno organizzata. Un’alleanza “lunga” e variegata che potrebbe ulteriormente allargarsi con i socialisti (che tempo fa annunciarono che si sarebbero presentati a soli alle urne) e sopratutto con Italia Viva. I tavoli di confronto sono avviati da tempo su metodi e programmi, proposte e idee, rimane aperta la questione del candidato, «civico», lo vorrebbero i più, per poter meglio rappresentare una coalizione così aperta. Potrebbero dunque essere quattro o cinque i candidati a sindaco a Grosseto, a meno di fughe e passeggiate solitarie di liste civiche neonate o tornata ad affacciarsi sulla scheda dopo qualche anno di assenza, dalla politica e dalla città.
Orbetello
Che cosa succede in laguna? Per certi versi lo schema politico di Orbetello sembra ricalcare quello del capoluogo. Andrea Casamenti, sindaco uscente al primo mandato, si ripresenta avendo ottenuto la riconferma dalla sua coalizione di centrodestra “Patto per il futuro”.
Come a Grosseto sul fronte alternativo c’è anche in questo un progetto di alleanza tra centrosinistra a Movimento 5 Stelle e che comprende anche il Partito democratico. Un’ampia alleanza che vedrebbe, manca solo l’ufficialità e qualche ulteriore passaggio, la candidatura di una figura civica. Per questo tipo di profilo si parla sempre con più insistenza di Mario Chiavetta. Questione di giorni, non di settimane, e si conosceranno tutte le carte. Difficile prevedere, per il momento, una terza lista: le posizioni rispetto anche a cinque anni fa si sono piuttosto polarizzate e definite.
Castiglione della Pescaia
Situazione diversa e ancora più incerta a Castiglione della Pescaia, dove il sindaco uscente è al secondo mandato (Giancarlo Farnetani, centrosinistra). Qui, di fatto, c’è una situazione opposta rispetto a Grosseto e Orbetello: il centrodestra è più indietro rispetto alla definizione di alleanze e candidature, mentre nel centrosinistra si tratterebbe di individuare il successore di Farnetani all’interno della sua squadra. Nel centrosinistra il Partito democratico punta su Federico Mazzarello (assessore uscente), ma ha buone chances, nel caso di un accordo tra i due, anche Elena Nappi (civica e vicesindaco uscente).
Scansano
È a Scansano che i giochi ormai sembrano già fatti. Da un parte ci sarà la candidatura del sindaco uscente Francesco Marchi (con una lista civica piuttosto trasversale) e dall’altra il Partito democratico che ha scelto (per ora senza alleati) Maria Bice Ginesi. In questo caso il centrodestra non dovrebbe presentare ufficialmente una lista.
Roccalbegna
Situazione incerta nel più piccolo dei Comuni al voto. A Roccalbegna ci potrebbe essere il tentativo di Massimo Galli (già due mandati a sindaco sostenuto dal centrodestra) di correre anche per il terzo mandato, sfruttando la deroga prevista per i piccoli comuni che consente al primo cittadino di poter superare il limite dei due mandati. Non ci sono ulteriori candidature in campo per il momento.