PORTO SANTO STEFANO – Studenti all’opera su manichini per imparare le manovre fondamentali della rianimazione cardiopolmonare che possono salvare una vita. All’istituto Nautico di Porto Santo Stefano la Misericordia locale, con i suoi istruttori, ha tenuto due lezioni di blsd che rientrano nel progetto Asso (A scuola di soccorso) delle Misericordie Toscane.
Ottima la risposta dei ragazzi che hanno compreso appieno l’importanza di conoscere le nozioni di primo soccorso che, purtroppo, possono tornare utili in qualsiasi momento. A salutare gli studenti ed i formatori della Misericordia, sono intervenuti il dirigente scolastico, prof. Enzo Sbrolli, il sindaco di Monte Argentario, Franco Borghini e il governatore della Misericordia di Porto Santo Stefano, Roberto Cerulli in veste anche di presidente del coordinamento grossetano delle Misericordie. Da Firenze sono arrivati inoltre Benedetta e Massimo, responsabili del progetto, accompagnati da due confratelli.
Il progetto Asso nasce dall’intesa tra la Federazione Regionale delle Misericordie e l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e rappresenta una vera e propria “scuola di soccorso” per gli studenti toscani di ogni ordine e grado, dalle elementari alle superiori. Per i più grandi, degli ultimi due anni, prevede un corso avanzato di formazione all’uso del defibrillatore.
“Siamo onorati ed anche orgogliosi che il progetto Asso sia partito proprio da Porto S. Stefano – spiega il governatore Roberto Cerulli – questo dà modo alla nostra associazione, all’Istituto Tecnico Nautico ed al nostro paese di essere maggiormente conosciuti e apprezzati oltre che di godere di molta visibilità in ambito regionale.”
La Misericordia di Porto S. Stefano non è la prima volta che svolge formazione nelle scuole. Sono molti anni, che in collaborazione con i vari presidi delle scuole elementari e medie, organizza lezioni di primo soccorso, impegnando decide di volontari e incontrando centinaia di ragazzi. Ovviamente, in questa occasione, tutto si è svolto nel rispetto delle norme dettate dalla pandemia in corso, a dimostrazione che, con le dovute accortezze, tante iniziative possono essere tranquillamente portate avanti.