FIRENZE – Approvata a maggioranza (con 23 voti favorevoli e 2 astenuti) una mozione sull’esclusione della realizzazione del corridoio tirrenico dall’elenco delle opere da sbloccare, tramite le figure commissariali, previste dal Dl “Semplificazioni”.
La mozione, originariamente presentata da Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci di Italia Viva, è stata modificata da una serie di emendamenti che vedono come primo firmatario Francesco Gazzetti (Pd). Nella versione emendata l’atto impegna la Giunta “ad attivarsi nei confronti di tutti i soggetti interessati affinché venga perfezionato quanto prima il necessario passaggio di competenze da Sat ad Anas per la gestione dell’arteria” e “a proseguire l’azione nei confronti del Governo nazionale affinché il corridoio venga inserito tra le opere commissariate, così come previsto dal Dl ‘Semplificazioni'”.
Gazzetti ha spiegato che gli emendamenti “intendono specificare meglio il procedimento in corso, le motivazioni che determinano la momentanea esclusione, prendono atto delle iniziative già assunte dalla Giunta che dovranno essere rafforzate nelle prossime settimane”.
Andrea Ulmi (Lega) ha osservato che non è possibile non votare l’atto, ma che “gli emendamenti sembrano stravolgere la mozione” e che “ad oggi il commissariamento non c’è”. “Basta ai continui ritardi nella realizzazione delle infrastrutture – ha detto il consigliere –. La Toscana sembra essere diventata la regione del no”.
Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha rilevato che “la mozione fa chiarezza rispetto a una questione che ha registrato molti problemi, fra cui la contrarietà di una parte della sinistra”. Ha inoltre sollecitato l’inserimento dell’opera nel Recovery Plan “perché è un corridoio che collega l’Italia, non riguarda solo la Toscana”. “A questo proposito – ha concluso – vorremmo capire che partita intende giocare la Regione sul Recovery Plan, se vuole esser protagonista o attendere passivamente le decisioni dall’alto”.