GROSSETO – Anche l’Anpi di Grosseto sostiene la campagna di raccolta di firme per presentare al Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista promossa dal sindaco del Comune di Sant’Anna di Stazzema, dove avvenne nel 1945 una delle stragi naziste più efferate e sanguinose.
“Si può firmare anche al Comune di Grosseto presso la segreteria, la cui stanza sta al primo piano nel corridoio degli uffici in fondo a destra – spiegano i firmatari -. I moduli sono disponibili, le due impiegate incaricate sono gentili ed efficienti, bisogna avere con sé un documento di identità valido.
Firmare è questione di pochi minuti. Si può firmare entro la fine del mese di marzo, meglio una settimana prima per poter avere il tempo di verificare le firme. Bisogna raccogliere almeno 60mila firme per avere un margine di sicurezza dell’accoglienza della proposta di legge in Parlamento. Il limite minimo previsto per le disposizioni vigenti è di 50mila firme. Eventuali irregolarità vanno segnalate ai promotori.
Esiste una pagina Facebook disponibile a questo scopo e per tutte le altre necessità, intitolata “Legge antifascista Stazzema”. La campagna di raccolta è nazionale, attivata spontaneamente in molti comuni piccoli e grandi d’Italia con iniziative dal basso di molti cittadini antifascisti.
L’obbiettivo è di azzerare “la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli ad essi [i fascisti e nazisti] chiaramente riferiti, ovvero … la propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia e la gestualità”. Questo è scritto nella proposta di legge, che si inserisce come articolo 293-bis nel Codice Penale. Si tratta di gadget (foto, calendari, statuine ecc.) e gesti come il saluto romano oggi fin troppo diffusi con la ripresa del neo-fascismo grazie ai movimenti nazionalisti e sovranisti, soprattutto sulla rete web, e troppo tollerati come folkloristici anche se vanno contro le leggi vigenti e i principi stessi della nostra Carta Costituzionale.
Oggi nella applicazione di tali norme c’è un margine di ambiguità che con la proposta di legge di iniziativa popolare viene definitivamente eliminato insieme ad ogni pretestuosa tolleranza. Sono previste pene detentive da sei mesi a due anni, che sono aumentate di un terzo “se il fatto è commesso con strumenti telematici o informatici” e di un altro terzo se “il fatto è commesso con modalità ed atti espressivi dell’odio etnico e razziale”.
“Il nostro invito è a firmare, a far firmare e a segnalare eventuali irregolarità nella raccolta delle firme”, concludono i firmatari dell’Anpi: Maurizio Bussani, Luciano Calì, Giuseppe Capanni, Romeo Carusi, Manfredo Chiezzi, Beppe Corlito, Lorella Dragoni, Valerio Entani, Francesco Ladu, Angela Stefanelli, Mario Pollini e Nico Volpin.
“Si invitano i cittadini di Grosseto a sostenere la campagna di raccolta di firme per presentarla in Parlamento. La proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista è promossa dal sindaco del Comune di Sant’Anna di Stazzema, dove avvenne nel 1945 una delle stragi naziste più efferate e sanguinose” affermano Silvano Brandi e Sabina Rombaldi.
“Si può firmare in municipio presentando un documento in corso di validità, firmare è questione di pochi minuti, la scadenza per la raccolta delle firme è alla fine del mese di marzo. Bisogna raccogliere almeno 60mila firme per avere un margine di sicurezza dell’accoglienza della proposta di legge, il limite minimo previsto dalle disposizioni vigenti è di 50mila firme. La legge ha come obbiettivo di fermare la propaganda fascista dilagante nel nostro paese, da troppo tempo tollerata e catalogata come folclore, anche se è contro le leggi vigenti e i principi stessi della nostra Carta costituzionale. Fin dal dopo la seconda guerra mondiale, nella applicazione di tali norme c’è stata molta ambiguità che con la proposta di legge di iniziativa popolare viene definitivamente eliminata insieme ad ogni pretestuosa tolleranza. Il nostro invito è a firmare, a far firmare oltre le firme necessarie per la presentazione della legge in Parlamento e per dimostrare che il popolo italiano difende la Costituzione nata dalla lotta antifascista ed è anche contro qualsiasi razzismo. Il popolo italiano è solidale con chi soffre”.