PIOMBINO – Il Comune di Piombino ha organizzato un programma di attività in occasione della Giornata della Memoria: un calendario di attività che ci invita a ricordare quel 27 gennaio 1945 giorno in cui l’esercito sovietico entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, scoprendone e rivelandone al mondo l’orrore e ponendo fine alla Seconda Guerra Mondiale.
“La Giornata della Memoria – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – non solo deve essere un simbolo di pace, ma un’agenzia formativa per le nuove generazioni, per chi ha dimenticato e per chi nega ciò che è successo. La tragedia della Shoah è simbolo di ignoranza feroce, di drammatica pochezza di chiunque non comprende le diversità, di chi si spaventa davanti a ciò che non conosce. La cultura e la conoscenza sono gli anticorpi che la nostra comunità deve utilizzare contro la violenza e la discriminazione. Agire oggi nel mondo, in Italia e anche nella nostra città, significa avere sempre memoria di ciò che siamo, ma, soprattutto, di quello che non vogliamo essere mai più”.
“Quest’anno, non essendo possibile organizzare eventi in presenza a causa dell’emergenza sanitaria in corso – commenta Giuliano Parodi assessore alla Cultura – abbiamo deciso di muoverci su due linee di azione, prevedendo una serie di iniziative specifiche all’interno delle scuole cittadine e d’altra parte avviando un’attività di ricerca storica sulla comunità ebraica a Piombino. La memoria deve essere un vettore di ricerca culturale, la base per progettare il futuro”.
La ricerca storica vuole essere uno studio approfondito che, partendo dalle prime testimonianze di ebrei nel nostro territorio, risalenti circa al Seicento, arriverà ad indagare fino al 1945. L’ obiettivo è di rintracciare, attraverso le fonti d’archivio, tutta quella documentazione in grado non solo di fare luce sui nomi degli ebrei che hanno vissuto in questo territorio, alcuni dei quali già conosciuti, ma anche ricostruire le loro storie in rapporto prima al Principato e poi alla città di Piombino.
“L’attività di indagine, svolta dalla dottoressa Michela Molitierno, archivista e libera professionista livornese in collaborazione con l’archivio storico piombinese – continua Parodi – non ha l’ambizione di colmare tutti i vuoti; l’intento è quello di provare ad apportare un contributo alla ricerca storica attraverso un percorso lineare ma allo stesso tempo complesso per le molteplici fonti d’archivio conservate dagli enti pubblici e dagli enti privati della nostra regione e non solo.”
Prima tappa di questo percorso sarà gennaio 2022: per questa data, l’amministrazione ha in programma, per il Giorno della Memoria, di organizzare un’iniziativa pubblica nella quale saranno presentati gli esiti del lavoro svolto dall’archivista e, per l’occasione, sarà posizionata una targa dedicata a tutti i martiri della Shoah nell’attuale via Giudea, già via Ortensia, nel centro storico della città, accanto al palazzo comunale.
Inoltre a partire dal 22 e fino al 27 gennaio 2021, sono in programma una serie di appuntamenti nelle scuole cittadine a cura della Biblioteca Civica Falesiana e dell’Archivio Storico “Ivan Tognarini” con approfondimenti e riflessioni sul tema della Shoah: sono ben 20 le classi della scuola media “Guardi” coinvolte per un totale di oltre 400 studenti.
Le attività consentiranno di coinvolgere gli studenti nella visione di due film: Corri ragazzo corri, del regista Pepe Danquart, tratto dall’omonimo libro di Uri Orlev (classi prime e seconde) e Una volta nella vita diretto da Marie-Castille Mention-Schaa e tratto dal testo di Ahmed Dramé (classe terze). Oltre alla proiezione è prevista la lettura di passi a tema e sarà dedicato uno spazio al confronto e al dibattito aperto.
Su richiesta degli insegnanti gli incontri possono essere completati da approfondimenti specifici attraverso la visione di documenti d’archivio sulla comunità ebraica a Piombino, a partire da una breve premessa nei secoli in cui Piombino era capitale di uno Stato indipendente, fino a giungere all’istituzione delle leggi razziali nel 1938 e i risvolti che ebbe l’applicazione della normativa in città; è possibile conoscere la testimonianza che emerge dal fondo di Andrea Gaggero, organizzatore della Resistenza, che subì la prigionia nel campo di concentramento di Mauthaseun per le proprie idee politiche.
Questi ed altri approfondimenti potranno essere seguiti anche sulle pagine social della biblioteca Civica Falesiana e dell’archivio storico: verrà pubblicata, sulla pagina FB della biblioteca, una bibliografia tematica e da venerdì 22 gennaio sui canali social di biblioteca e archivio verranno proposti libri, film, video sulla Shoah e la pubblicazione di documenti d’archivio.
Sempre alla Biblioteca Civica Falesiana da mercoledì 20 a sabato 30 gennaio in orario di apertura di biblioteca è previsto l’allestimento di “Le stanze della memoria. Parole e volti della Shoah”. Si tratta di un’installazione con esposizione di libri, proiezioni e immagini che creano un’esperienza immersiva: la biblioteca diventa così uno spazio aperto di riflessione non solo sul tema della Shoah ma anche, più generalmente, sulla questione del razzismo e dell’indifferenza
Un periodo di ricorrenze che abbraccerà anche il giorno del ricordo in cui sui canali social saranno proposte letture, vetrine tematiche e suggerimenti bibliografici.