FIRENZE – Via libera della commissione Ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Lucia De Robertis, al bilancio di esercizio 2019 del Parco regionale della Maremma. La proposta di deliberazione ha incassato il voto favorevole della maggioranza. Astenute le opposizioni.
Il bilancio d’esercizio 2019 si chiude con un utile pari a 519,09 euro. Il margine operativo diminuisce leggermente passando da 58mila 955,01 a 57mila 675,52 euro. Il valore della produzione è pari a 2milioni 16mila 274,66 euro (in leggero decremento rispetto all’esercizio precedente attestato a 2milioni 46mila 337,25 per effetto di minori contributi in conto esercizio e finalizzati per progetti da altri enti pubblici).
Dall’analisi dello stato patrimoniale si evidenzia che totale dell’attivo e del passivo al 31 dicembre 2018 è pari a 2milioni 168mila 800,74 euro, in leggera diminuzione rispetto all’esercizio precedente (2milioni 194mila 198,91). Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 è pari a 652mila 13,72 euro ed è costituito da un fondo di dotazione (343mila 915,10), riserve (287mila 313,03), donazioni e lasciti (20mila 266,50) e utile di esercizio (519,09). I debiti diminuiscono rispetto all’esercizio 2018 passando da 204mila 686,48 a 120mila 714,06. Si tratta di debiti di natura commerciale tipicamente a breve termine e senza significativi costi di transazione. La voce che registra la maggiore diminuzione è quella relativa ai debiti nei confronti dei fornitori.
Dal confronto con i dati del preconsuntivo economico emerge un risultato economico d’esercizio in buona sostanza in linea con il bilancio d’esercizio. Rispetto al preconsuntivo il risultato ottenuto è lievemente minore (- 121,61) per un ammontare pari a 519,09 euro. Rispetto ai dati del preconsuntivo diminuiscono in particolare i ricavi e ci si riferisce allo scostamento in termini negativi dei costi sterilizzati che è legato alla realizzazione degli investimenti finanziati dai contributi in conto capitale e rappresentato dalla quota degli stessi a copertura delle quote di ammortamento. Inoltre, lo scostamento in termini negativi nei contributi è dovuto principalmente ai ricavi finalizzati su progetti che sono stati imputati per la parte correlata ai costi.
Per quanto riguarda i costi, invece, lo scostamento nella spesa per acquisto di beni è più che compensato dalla spesa per acquisto di servizi e l’incremento della spesa del personale è dipeso dalla presa in servizio di un guardiaparco la cui procedura di mobilità si è conclusa nel corso dell’esercizio 2019.
Dalla relazione illustrativa emerge che il costo del personale ammonta per il 2019 a 910mila 704,91euro in misura inferiore rispetto al dato rilevato nel bilancio d’esercizio 2016 (943mila 370,87). Nel corso del 2019 sono stati conferiti due incarichi individuali di lavoro autonomo per un importo totale di 29mila 474 euro. Il compenso previsto per gli organi del Parco è in linea con la normativa regionale.
Il processo di dismissione delle partecipazioni si è concluso a fine dicembre 2017. Nel corso dello stesso anno, si è conclusa la trasformazione del Consorzio Polo Universitario in “Fondazione Polo Universitario Grossetano” senza scopo di lucro con finalità di natura culturale e scientifica, quindi in linea con le finalità del Parco.
Gli investimenti del triennio 2019-2021 ammontano a 220mila 964,71 su 409mila 434,28 euro programmati.
Gli interventi riguardano l’acquisto di attrezzature varie, la realizzazione di recinzioni, la manutenzione straordinaria di immobili, la realizzazione di itinerari turistici sostenibili classificati come fabbricati e l’acquisto di attrezzature varie.