FIRENZE – “Approfondire e valutare il funzionamento delle opere realizzate sul litorale follonichese e capire se sono necessari nuovi studi sul mutamento delle correnti del Golfo, in vista degli interventi in fase di progettazione sulla costa di Scarlino e che sono ipotizzati per quella di Piombino”.
Lo chiede alla giunta il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi dopo che le mareggiate delle scorse settimane hanno dimostrato “le difficoltà ed i limiti delle attuali barriere soffolte nel proteggere l’abitato di Follonica”.
“La progettazione di tali opere – afferma Ulmi- risale oramai al lontano 2003. Ci domandiamo se non sia il caso di effettuare un nuovo studio sull’intero Golfo, considerando che sul litorale scarlinese sono in fase di progettazione dei nuovi interventi antierosione e si parla di analoghi interventi anche nel contiguo litorale di Piombino. Che tipo di impatto avranno questi interventi sulle correnti del Golfo di Follonica? Ma soprattutto è necessario aggiornare i precedenti studi, a venti anni di distanza?”.
Domande che Ulmi pone di fronte a quanto avvenuto a Follonica anche nelle scorse settimane. “Visto che la città non è riuscita a salvarsi completamente del tutto dalle mareggiate degli ultimi anni – sostiene il consigliere della Lega- e dal momento che le acque sono entrate sia all’interno del quartiere Senzuno, all’interno di numerosi stabilimenti balneari, abitazioni ed hanno danneggiato parti di duna, comprese le opere recenti mirate alla loro protezione, chiedo alla giunta regionale se queste opere funzionino a dovere e se il sistema di barriere soffolte rappresenti il migliore modello di protezione per l’abitato di Follonica, visto che sono state necessarie, nell’arco di pochi anni, già tre varianti in corso d’opera per una spesa complessiva di circa tre milioni di euro”.
Ulmi ritiene anche che sia necessario snellire la burocrazia cui fanno fronte comuni e privati dopo ogni mareggiata. “Le opere realizzate – afferma il consigliere regionale della Lega- non impediscono lo spostamento della sabbia lungo gran parte del litorale follonichese, creando così moltissimi problemi agli operatori turistici”.
L’ultima domanda del consigliere regionale della Lega riguarda come la Regione intenda agire nella manutenzione di queste grandi opere nel futuro. “Se dovessero passare ai Comuni come previsto alla conclusione definitiva dei lavori, senza andare avanti con varianti in corso d’opera- conclude Ulmi- potranno questi enti, con i loro bilanci, far fronte ad interventi di manutenzione assai onerosi?”.