FOLLONICA – I consiglieri della minoranza Daniele Pizzichi (Lega), Roberto Azzi (Lega), Massimo Di Giacinto (Lista civica Di Giacinto) e Charlie Lynn (Lista civica Di Giacinto) hanno presentato una mozione per modificare il regolamento dell’imposta di soggiorno al sindaco Andrea Benini e al presidente del Consiglio comunale di Follonica Francesca Stella.
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Di seguito il testo completo dell’atto.
Premesso che:
L’imposta di soggiorno è un tributo locale, applicato a carico delle persone che alloggiano in una struttura ricettiva che si trova in un Comune in cui tale imposta è stata istituita;
l’imposta di soggiorno è istituita ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 23/2011. Tale decreto stabilisce che il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché’ interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché’ dei relativi servizi pubblici locali.
Considerato che:
il Comune di Follonica ha istituito l’imposta di soggiorno con deliberazione del Consiglio comunale 16/2012 allegando alla deliberazione il “Regolamento sull’imposta di soggiorno nella Città di Follonica”;
con deliberazione del consiglio comunale 13/2013, avente ad oggetto “Modifiche al regolamento per la gestione dell’imposta di soggiorno”, veniva deliberato di accogliere alcune richieste avanzate dagli operatori turistici in merito all’Imposta di Soggiorno modificando l’articolo 2 del suddetto regolamento accorciando il periodo di applicazione dell’imposta, dall’1 maggio/30 settembre all’1 giugno/30 settembre.
Considerato inoltre che:
tra i settori più penalizzati dall’arrivo della pandemia del Covid-19 c’è senza dubbio il turismo.
Attualmente gli operatori turistici si trovano in una situazione di incertezza dovuta ai recenti lockdown e alle limitazioni imposte dal governo attraverso i numerosi Dpcm emanati per il contrasto alla diffusione del Covid;
i mesi che stiamo attraversando non rappresentano certamente un periodo adatto per valutare o peggio applicare delle nuove tasse/imposte a carico dei turisti.
Premesso che:
le entrate derivanti dall’imposta di soggiorno per i mesi di aprile e maggio, al cospetto di un bilancio sano come quello che ha il Comune di Follonica, rappresenterebbe un’entrata marginale.
Preso atto che:
le tariffe relative al pagamento dell’imposta di soggiorno nel Comune di Follonica sono oggi tra le più alte dell’ambito turistico Maremma Toscana Area Nord e tra le più alte della provincia di Grosseto.
A titolo esemplificativo si riportano le tariffe di alcuni comuni:
Follonica
Hotel 2 stelle – 1,50 euro
Hotel 3 stelle – 2 euro
Villaggi turistici – 1/2,50 euro
Affittacamere – B&B – 1,50 euro
Castiglione della Pescaia
Hotel 2 stelle – 0,70 euro
Hotel 3 stelle – 1 euro
Villaggi turistici – 0,10 euro
Affittacamere – B&B – 1 euro
Grosseto
Hotel 2 stelle – 1,10 euro
Hotel 3 stelle – 1,20 euro
Villaggi turistici – 1,10/1,50 euro
Affittacamere – B&B – 0,80/1 euro
Scarlino
Hotel 2 stelle – 1 euro
Hotel 3 stelle – 1,50 euro
Villaggi turistici – 1/2 euro
Affittacamere – B&B – 0,50/1 euro
Considerato anche che:
molto spesso i contratti tra le strutture ricettive e i tour operator definiscono il prezzo del soggiorno con un largo anticipo, anche superiore all’anno.
Al fine di evitare che il peso dell’imposta venga automaticamente traslato sul gestore della struttura ricettiva, che non può richiedere il pagamento di un prezzo superiore a quello contrattualmente definito o comunque già offerto al pubblico, si rende necessario stabilire che le delibere comunali con le quali viene modificata l’imposta di soggiorno in aumento sia per tariffa sia per periodo di applicazione entrino in vigore dodici mesi dopo l’approvazione della delibera stessa.
IMPEGNA SINDACO E GIUNTA A:
qualora venga deciso di introdurre l’applicazione dell’imposta di soggiorno anche a carico degli affitti estivi delle cosiddette seconde case, è necessario effettuare un riequilibrio complessivo dell’imposta, ovvero applicare una riduzione delle tariffe a carico delle attività alberghiere e ricettive tenute al pagamento della tassa;
non anticipare o allungare il periodo di applicazione dell’imposta di soggiorno (attualmente fissato nel periodo compreso tra 1 giugno – 30 settembre) ma valutare la possibilità di una eventuale riduzione di tale periodo;
stabilire che le delibere comunali con le quali viene modificata l’imposta di soggiorno in aumento, sia per tariffa sia per periodo di applicazione, entrino in vigore dodici mesi dopo l’approvazione della delibera stessa.