FOLLONICA – Erano le sei e mezza di sera del 19 gennaio 2020. Luciana Fratti stava per attraversare la strada in via Leopardi all’altezza di via Ungaretti quando fu investita da una macchina. Uno schianto spaventoso in cui rimase gravemente ferita.
I soccorsi arrivarono all’istante: anche l’elisoccorso Pegaso giunse sul luogo dell’incidente per trasferire Luciana in gravi condizioni al Policlinico Le Scotte di Siena nel minor tempo possibile.
Inizia da lì una lunga lotta per riprendersi la vita, per tornare a casa dal suo marito Sergio, con cui è sposata da 50 anni, e dalle due figlie, anche se loro ormai vivono già fuori casa.
C’è un momento, a fine febbraio, in cui sembrava migliorare, tanto che i medici decidono di trasferirla al centro di riabilitazione di Montevarchi (Arezzo). Ma il destino non è stato clemente. Appena entrata nella struttura, il mondo viene sconvolto dalla pandemia e il suo ricovero si trasforma in un soggiorno solitario. Sergio può andare a trovarla inizialmente ogni dieci giorni, ma poi le sue condizioni peggiorano e subentra un’infezione batterica da lunga degenza. Luciana non ce la fa e si spegne a luglio di quest’anno dopo mesi di sofferenza.
Nella giornata di oggi si è tenuta una cerimonia pubblica per ricordarla, proprio nel punto della strada in cui è accaduto l’incidente e, nell’occasione, è stata inaugurata anche una targa ricordo.
Oltre al marito Sergio Pieri, conosciutissimo in città per il suo ruolo di referente della Caritas, c’erano le loro figlie, tanti familiari, il sindaco Andrea Benini, l’assessore Alessandro Ricciuti, Don Salvatore e tanti amici e conoscenti.
«La sera in cui è stata investita era qui da sola- ha detto suo marito -, non c’era nemmeno un testimone oculare. Oggi ci sono tante persone e per questo vi ringrazio. Siamo stati insieme 50 anni e mi sarebbe piaciuto tanto continuare a farlo perché a me piaceva sempre, avevamo un bel rapporto vivace. Il mio dolore è forte, ma non è il motivo per cui sono qui. Vorrei piuttosto sensibilizzare sulla sicurezza stradale. Non è la prima volta che in questo punto una persona perde la vita, era già successo in passato. Credo sia necessario fare una riflessione sul problema della sicurezza stradale nella nostra città».
Anche il sindaco Andrea Benini ha ricordati i giorni intorno all’incidente la sua apprensione per le condizioni di Luciana, che ha seguito fino al tragico finale. «Mi sembra doveroso essere qui oggi – ha detto – tutti insieme per simboleggiare che in qualche modo è sempre presente nei cuori di tutti».
La fotogallery è a cura di Giorgio Paggetti