MONTEROTONDO MARITTIMO – Nuova pavimentazione, illuminazione e arredi in Largo Caduti di Campo ai Bizzi, a Monterotondo Marittimo. Il Comune, con un investimento che supera i 90mila euro, ha dato il via ad una profonda riqualificazione di questa piccola piazza, sulla via panoramica Giuseppe Garibaldi, al lato della scuola media.
“I lavori ci consentiranno di riorganizzare gli spazi e l’illuminazione per rendere la piazza più bella e funzionale – commenta il sindaco Giacomo Termine – ma anche di valorizzare al massimo la particolarità di quest’area pubblica, che è l’affaccio sul panorama circostante”.
Il progetto, in particolare, prevede il superamento della separazione netta tra marciapiede e piazza, a favore di un’unica e più ampia superficie destinata ad accogliere le manifestazioni pubbliche e la vita sociale del paese. Attraverso l’installazione di nuovi arredi urbani saranno individuati due spazi che assolvono a funzioni differenti: una grande panca che guarda verso la piazza e il panorama, dando le spalle alla strada, caratterizzerà lo spazio legato alla sosta e alla vita sociale. Per migliorare la visuale panoramica sarà demolito il parapetto in muratura e sostituito con una ringhiera in acciaio dai contorni minimali.
Lo spazio per gli spettacoli sarà invece definito da un setto in acciaio corten con funzione di quinta scenica. Davanti, saranno posizionate tre panche in acciaio corten di altezza differente che ripropongono la scansione delle sedute di un piccolo teatro. In quest’area, inoltre, all’occorrenza potrà essere posizionata una pedana mobile per gli spettacoli. Ogni panchina è dotata di dispositivi interattivi (stazioni di ricarica, access point)
La nuova illuminazione sarà affidata a luci a led integrate nella parte inferiore degli arredi. L’obiettivo è quello di garantire una luce tenue e diffusa, per creare l’atmosfera intima tipica di una piccola piazza di paese.
Il progetto è della Cooperativa Civile; ed è stato curato dall’ingegner Claudio Migliorini e dal gruppo di progettazione costituito dagli architetti Alba La Macchia e Andrea Scalabrelli.