FIRENZE – “Che il Pd abbia cambiato la sua idea sulle ‘zone distretto’ smontando la riforma voluta dall’allora assessore alla sanità Stefania Saccardi ha reso bellissima la giornata del consiglio regionale, visto che su questo tema mi sono da sempre battuto”. Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità, commenta l’approvazione all’unanimità, con un emendamento proposto dal Carroccio proprio a firma di Ulmi, della mozione proposta dal Pd che chiede alla giunta regionale di valutare la necessità di una revisione della dimensione delle attuali ‘zone distretto’.
“Come Lega – afferma Ulmi- abbiamo sempre contrastato la fusione di aree distretto che, dietro alla garanzia di 150mila euro per ciascuna area accorpata, ha creato dei veri e propri mostri, come quello attualmente rappresentato dal Coeso, che dietro un contributo di 450mila euro ha unito l’area grossetana, quella delle Colline Metallifere e quella amiatina. Una struttura oggi lontana dai territori che ha dimostrato tutte le sue difficoltà di funzionamento a partire dalla necessità di creare quel patto parasociale per l’elezione del presidente che ha condotto all’attuale impasse”.
“Ho sempre diffidato dal fatto – afferma Ulmi- che nella stessa area distretto si potessero mettere sullo stesso piatto della bilancia le problematiche di un comune amiatino con uno costiero o, ad esempio, uno dei piccoli comuni metalliferi con quelli di una città come Grosseto. Oggi sono convinto che con questa mozione si sia compiuto un atto di giustizia”.
“Ho impostato la mia campagna elettorale per un ritorno ad una sanità territoriale e con lei a politiche socio-sanitarie più vicine ai cittadini, tanto che il mio primo intervento in Consiglio Regionale, appena eletto, è stato quello di far notare la contraddizione del presidente Eugenio Giani nelle sue dichiarazioni riguardo a un aumento delle Asl rispetto alle attuali tre di area vasta e come avesse compiuto una marcia indietro adducendo il controllo delle pratiche Covid. Noi siamo e saremo per Asl e su Zone Distretto a misura di territorio, che pressappoco ricalchino i confini provinciali – afferma Ulmi- questo a differenza di un Pd che oggi, finalmente, sembra ripensare ad una strategia degli accorpamenti che si è rivelata fallimentare”.
“Ci fa piacere questa inversione di tendenza e per me questa rappresenta una giornata di grande soddisfazione, tanto da aver deciso di partecipare alla mozione inserendo un emendamento che chiede che la eventuale procedura di rivisitazione passi per la commissione sanità. Spero vivamente – conclude Ulmi-, ma mi sorprenderebbe se ciò non avvenisse, che la giunta accolga gli indirizzi dati all’unanimità dal Consiglio Regionale per tornare a politiche socio-sanitarie che definirei più giuste e che tornino a garantire quei servizi che noi abbiamo auspicato, su cui siamo stati criticati, ma che oggi vengono evidentemente recepiti anche dagli altri”.