ISOLA DEL GIGLIO – “Sono trascorsi nove anni, ma la memoria di quella notte del 13 gennaio 2012 è ancora viva”. Così il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli ricorda il naufragio della Concordia che andò a scontrarsi con gli scogli delle Scole per poi adagiarsi su un fianco dell’Isola.
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Una cerimonia che quest’anno non ha visto la partecipazione di autorità o ospiti provenienti da fuori, salvo il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano il tenente di Vascello Teofilo Traina, giunto sull’Isola con l’imbarcazione utilizzata durante le cerimonie. Una scelta dettata dall’emergenza Coronavirus. Il Giglio non ha fatto in tempo a riprendersi dal focolaio autunnale che ne è ripartito uno dopo le festività natalizie.
“Abbiamo deciso di commemorare questa drammatica ricorrenza tra gigliesi – afferma Ortelli-. E’ stata comunque una cerimonia sentita e curata nei minimi dettagli, perché qui la memoria è ancora viva e l’Isola, quella notte e nei mesi successivi, ha superato se stessa, negli aiuti immediati e nel gestire una situazione unica al mondo. Guardandoci indietro comprendiamo la portata di quanto fatto, ma anche l’esperienza che da tutto ciò ne è derivato”.
La mattinata ha visto la Messa celebrata da Don Lorenzo cui hanno partecipato una cinquantina di persone che hanno anche seguito la deposizione di una corona in memoria delle vittime.
Il pensiero sull’Isola è rivolto al 2022 quando, per il decennale del naufragio saranno organizzati vari eventi con il ritorno al Giglio dei naufraghi e delle famiglie delle vittime per un momento di incontro, di riflessione e di ricordo.