FOLLONICA – “Con soddisfazione ieri abbiamo appreso dal sindaco Benini la notizia della riapertura dell’ufficio postale di via Cimarosa”. Lo scrive, in una nota, Follonica a Sinistra.
“Da mesi, denunciavamo questa situazione di difficoltà, che oltre a portare un disservizio diretto per i cittadini della zona nord (Zona nuova e Pratoranieri) – prosegue la nota – contribuiva anche ad aumentare la pressione dell’utenza sulle poste centrali di via della Pace e soprattutto su quelle centrali di via Golino. La notizia della riapertura a inizio febbraio ha fatto venir meno la ragione della manifestazione della coalizione Benini, inizialmente prevista per sabato 9 gennaio. Come Follonica a Sinistra, nei mesi scorsi avevamo segnalato il disservizio tramite stampa, avevamo promosso un volantinaggio nelle cassette delle lettere dei cittadini dei quartieri Nord e infine avevamo lanciato una raccolta di firme online sul sito change.org”.
“La riapertura dell’ufficio di via Cimarosa – prosegue Follonica a Sinistra – risponde a tante delle nostre richieste ma non le esaurisce del tutto. Infatti, anche se l’ufficio Follonica 3 contribuirà ad alleggerire l’afflusso di persone sugli altri due, rimangono in piedi alcune nostre richieste e proposte: in particolare lo spostamento del totem per la prenotazione del numero già fuori gli uffici di via Golino e l’apposizione di panchine e sedie per chi è in fila. Nelle prossime settimane rimarremo vigili e propositivi per chiedere ancora miglioramenti per il servizio e per verificare il rispetto delle promesse fatte”.
“In ogni caso – insiste Follonica a Sinistra – questa esperienza ci insegna che quando le forze politiche si mobilitano a sostegno dei bisogni concreti dei cittadini (anche il sindacato Cgil aveva iniziato una raccolta di firme) i risultati arrivano. Siamo sicuri che lo stesso potranno ottenere anche i lavoratori di Poste di Follonica, qualora chiedessero un aumento del personale, soprattutto nel periodo estivo, e il pieno rispetto dei diritti sul lavoro, specialmente per i dipendenti con contratti a tempo determinato: a loro andrebbe tutto il nostro sostegno”.
“Infine, rimandiamo al mittente le critiche della destra – conclude la nota – Ovviamente ci fa piacere che anche loro, seppur con molti mesi di ritardi, si siano uniti alle proteste dei cittadini, ma ci stupisce che poche settimane fa le stesse forze di destra abbiano proposto l’ingresso di un socio privato nell’Azienda Farmaceutica Municipale. Cioè, di fatto, propongono per le farmacie le stesso percorso che anni addietro fu fatto fare, dai governi nazionali, a PosteItaliane, trasformandole in Spa e privandole di quella missione pubblica e sociale che invece dovrebbero avere. Curioso come la destra voglia riproporre lo stesso errore fatto per Poste anche per le farmacie comunali”.